La ricetta per preparare le zeppole di San Giuseppe (for dummies).
Se vi state chiedendo chi sia nonna Elda, be’, è la mia mamma. La mia mamma è una pasticciera in pensione, la cui famiglia proviene da una storia consolidata nel mondo della ristorazione e della ricezione. Purtroppo questo gene sembra non avermi contagiato. Comunque, se qualcuno mi volesse preparare le zeppole per ringraziarmi di aver postato la ricetta, credo che sia il minimo.
A casa nostra le zeppole sono sempre state di casa. Non solo il 19 marzo che è il giorno di San Giuseppe: la Elda le fa pure ad agosto se le gira così. Però quando si parla di zeppole c’è sempre un elefante nella stanza, che si presenta sotto forma di interrogativo: fritte o al forno?
Specifichiamo una cosa: le zeppole tradizionali sono fritte, però a un certo punto si sono fatte strada nelle rivendite le cosiddette zeppole al forno. In realtà non si tratta di zeppole vere e proprie, ma di qualcosa di altrettanto tradizionale, cioè i bignè di San Giuseppe.

Buoni tutti e due non c’è dubbio – io, poi, ho una grossa passione per i bignè – però la presunta sfida tra zeppola fritta e zeppola al forno, in realtà è qualcosa che non esiste. E poi, suvvia, occorre una forte presa di posizione, come gli Zighi che imburrano il pane di sotto e gli Zaghi che imburrano il pane di sopra (scusate, ho una fissa per il Dr. Seuss). Per cui, bando alle ciance, ecco la ricetta delle zeppole (fritte) di San Giuseppe.
Ingredienti
- 250 ml di acqua
- 60-70 g di burro
- un cucchiaino di zucchero
- un pizzico di sale
- 250 g di farina
- 4-5 uova (in base alla grandezza)
- olio di semi di girasole (quanto basta per riempire la vostra padella in modo che le zeppole siano completamente immerse)
Preparazione
Mettete l’acqua in un pentolino e aggiungeteci il burro, lo zucchero, il sale e mescolate bene. Mettete tutto sul fuoco a fiamma alta e togliete o abbassate la fiamma un attimo prima che il contenuto vada in ebollizione. Aggiungete la farina e mescolate molto velocemente, rimettendo (se vi siete spostati) il padellino sul fuoco a fiamma bassa. Continuate però a mescolare velocemente finché non si forma letteralmente una palla che si stacca dal pentolino. Dopo di che spegnete tutto e poggiate la palla su un tagliere, lasciando raffreddare completamente. Quindi incorporate le uova a una a una e finite di amalgamare: la consistenza finale deve essere più o meno quella della crema pasticciera. Infine, nell’olio bollente, con la sacca a poche, versate il vostro composto dandogli la forma di un tarallo e togliendolo dall’olio per farlo asciugare su carta assorbente quando diventa dorato e quindi cotto. Farcite come preferite: molti pasticcieri si orientano su uno strato di crema pasticciera, uno di cioccolato e della frutta fresca o sotto spirito. La Elda le fa semplici, con la sola crema pasticciera.