L’omofobia è la paura degli omosessuali, l’incapacità di accettare che esista qualcosa al di fuori del concetto di eteronormatività.

La incontriamo tutti i giorni l’omofobia. A volte arriva da persone insospettabili, di persona o sui social. Perché i luoghi comuni sono duri a morire, si annidano nelle parole che ci sfuggono, ma noi abbiamo provato a raccogliere alcuni dei più diffusi e spiegarvi perché non solo siano offensivi, ma proprio falsi.

«Gli omosessuali sono pedofili»

Non sappiamo da dove derivi questo luogo comune assolutamente inconcepibile: probabilmente c’è un lontano riferimento con l’amore nell’Antica Grecia e a Roma, dove la media di vita era decisamente più bassa rispetto a oggi e quindi anche le esperienze sessuali giungevano prima e non solo tra coetanei. Catullo parlava dell’amore per i giovinetti al pari di quello per le donne per esempio. Ma l’omosessualità – che è una pratica consensuale tra adulti – non può essere lontanamente paragonata alla pedofilia che è una parafilia.

«Gli omosessuali hanno rapporti promiscui»

Mi piacerebbe leggere gli studi in merito. Non ce ne sono, eh?

«Gli omosessuali si contagiano con l’Hiv»

Questo pregiudizio affonda le radici nella storia della scoperta dell’Hiv. Quando a cavallo degli anni ’70 e ’80 la scienza scoprì questo male, con un gran numero di contagiati nell’area di San Francisco, dove esisteva un vero e proprio ghetto per i gay, i più superficiali pensarono a una corrispondenza. No, l’Hiv esisteva da prima e probabilmente si è iniziata a diffondere con i rapporti eterosessuali – che naturalmente sono da sempre la maggioranza – e prima veniva forse scambiata per altre malattie, come cancro o banali polmonite.

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«Quanta carne sprecata»

Se la vostra migliore amica fa questo commento non è degna di risposta. Cioè una si deve sentire la più fica del mondo per pensare, quando vede un bel ragazzo che, se questi non fosse gay, andrebbe con lei. Naturalmente vale anche per gli uomini quando vedono una donna lesbica bellissima.

«Chi è l’uomo e chi la donna tra voi?»

Quante volte le coppie gay o lesbiche se lo sono sentito chiedere? È abbastanza triste pensare che alcuni di noi riescano a pensare alle coppie che si vogliono bene solo attraverso dei ruoli predefiniti. Il luogo comune ha a che fare appunto con il concetto di eteronormatività, come se solo le coppie uomo-donna fossero l’unico modello di amore e di relazione possibile o quanto meno concepibile.

«I genitori gay crescono figli gay»

Non esiste nessuno studio in merito, anzi esistono alcuni studi che spiegano come i figli cresciuti in famiglie omogenitoriali siano più felici. È facile da capire: i figli delle famiglie omogenitoriali sono stati adottati oppure sono nati con la cosiddetta gravidanza per altri e quindi sono stati fortemente voluti.

«I gay si possono sposare, ma non parlatemi di adozioni»

Perché, di grazia?

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