Con Halloween che si avvicina, ci sono dolci a tema, festoni, giri (virtuali) per dolcetto o scherzetto e, perché no, anche i film giusti da vedere.
di Paolo Merenda
Quest’anno il classico giro dei bambini per dolcetto o scherzetto o le feste a tema nelle discoteche non saranno possibili per festeggiare Halloween dato il pericolo Covid in caso di assembramenti. Ma ciò non ci vieta di celebrare la notte delle streghe al meglio, ad esempio facendo in casa o ordinando in pasticceria qualche dolce dalle forme fantasiose, o intagliando una zucca e mettendola all’ingresso della casa con una candela all’interno, o ancora altre piccole esperienze da vivere con tutta la famiglia.
E, tra queste, cosa è meglio di un bel film, come si suol dire, di paura? Se si è davvero esperti di questo genere, dopo un po’ si nota qualche ripetizione nello sviluppo della trama, ma il 31 ottobre importa poco: la cosa bella è vederlo insieme e saltare dal divano in sincrono quando il mostro salta fuori dal buio, ovviamente con l’urlo che accompagna il movimento. Mai che si faccia annunciare con calma, eh? Va be’. A ogni modo, vi consiglio alcune pellicole degne di essere viste almeno una volta.
Gli autori di genere pregevoli non mancano. Come per Insidious, interessante film del 2010 diretto da James Wan basato sulla sceneggiatura di Leigh Whannell. Proprio il sodalizio artistico tra i due ha dato vita al primo Saw – L’enigmista, citato nel corso di questa pellicola. Whannell in particolare ha firmato come sceneggiatore o produttore tutte le pellicole della saga.
Insidious è un horror puro, con una famiglia che si trasferisce in una casa che si rivela essere stregata (e quale caposaldo della filmografia horror migliore della casa stregata?). Presenze si aggirano specialmente intorno a uno dei figli della coppia, Dalton (Ty Simpkins), mentre i genitori Josh (Patrick Wilson) e Renai (Rose Byrne), cercano di venire a capo della faccenda. La medium che interpellano dà una preoccupante spiegazione: possono spostarsi dovunque, le presenze li seguiranno, poiché non è la casa a essere infestata, ma Dalton stesso. Da qui alla fine i colpi di scena si moltiplicano, e c’è da dire che sono tutti godibili.
Restando a Patrick Wilson, che ha un ruolo centrale nel film, è anch’egli un volto comune nella filmografia horror. Lo ritroviamo in un altro bel lavoro dello stesso genere, L’evocazione – The Conjuring (2013), diretto sempre da James Wan. The Conjuring è particolare nel suo genere perché è sì tratto da una storia vera, ma è una storia che sembra horror puro, è parecchio affascinante e si sviluppa nell’arco di decenni: i coniugi Warren, Ed (appunto Wilson nel film) e Lorraine (interpretata dalla regina dell’horror Vera Farmiga), sono esistiti realmente, anzi lei è venuta a mancare un anno e mezzo fa circa, dopo aver collaborato alla trasposizione del suo personaggio nella serie di film che vede i Warren come protagonisti. I due hanno pian piano accumulato cimeli di oggetti posseduti dai demoni, con tanto di avallo della chiesa cattolica (un prete va a benedire, ancora oggi, regolarmente gli oggetti raccolti nel museo che hanno aperto e che è attualmente gestito dal nipote). Più che un museo, all’inizio c’era la volontà di metterli al sicuro dalla popolazione. Tra gli oggetti, una bambola conosciuta per un’altra serie di film dal forte impatto, Annabelle. Sì, Annabelle esiste davvero e i coniugi Warren sono quelli che l’hanno “catturata”.
Spostandoci su altri lidi, il regista Jordan Peele, dopo un esordio col botto (Scappa – Get Out) condito dal premio Oscar per miglior sceneggiatura originale, lavora su Us, del 2019, con Lupita Nyong’o. Us ha dei forti connotati politici nelle vicende di una famiglia perseguitata dai propri doppelgänger, provenienti dal sottosuolo. La natura dei “nemici”, infatti, fa capire che sono diventati tali dopo il motivo per cui sono stati creati, e ancor di più dopo decenni di vessazioni. Chi ha creato il cattivo, e quindi chi lo è sul serio?
Terminiamo questa piccola rassegna con The Boy, 2016, regia di William Brent Bell. Per quanto la trama sia folle, è un horror che perde i connotati soprannaturali man mano che i nodi vengono al pettine, il che rende se possibile le vicende ancora più tenebrose. Una babysitter deve badare a un bambino durante un viaggio degli anziani genitori. Il “bambino” si rivelerà essere un bambolotto di porcellana che la ragazza trova sempre in posti diversi e che sembra avere vita propria, ma il finale riesce a unire tutti i punti e dare una spiegazione senza nessun mostro, oltre a quelli reali.
E voi, da quale film comincerete la visione?