Le cinque migliori canzoni di Giancane (più un succoso extra), conosciuto ai più come l’autore delle sigle dei lavori di Zerocalcare.

di Paolo Merenda

Quanto è importante la colonna sonora nell’economia di una serie tv? In che misura ne decreta il successo? La mia opinione è che abbia un ruolo di rilievo assoluto, e che sia il gancio giusto a un buon lavoro, oppure il motivo per cui alcuni utenti possono già cambiare scelta su Netflix o altre piattaforme, senza aspettare lo spettacolo della trama di una serie tv curata nei particolari.

Il connubio artistico Zerocalcare-Giancane affonda le radici negli anni, e dopo la serie che ha fatto esordire Michele Rech, in arte Zerocalcare, sulle piattaforme di streaming, ovvero Strappare lungo i bordi (2021), con la canzone Strappati lungo i bordi di Giancane, il duo bissa il successo con Questo mondo non mi renderà cattivo (2023), introdotto dal pezzo Sei in un paese meraviglioso del cantautore romano. Ma chi è Giancane e quali sono, secondo la nostra opinione, i suoi cinque migliori brani? E ci sono altre chicche da scoprire su di lui, magari riportate alla fine dell’articolo?

Giancarlo Barbati è un cantante, autore e musicista nato nel 1980 a Roma (a differenza di Zerocalcare, che per scherzo si lamenta sempre delle sue origini non di Rebibbia, essendo nato ad Arezzo nel 1983). Esponente di spicco della indie music, nel corso della sua carriera ha militato per lungo tempo (dalla fondazione datata 2010 fino al 2018) nel gruppo Il muro del canto, ma già dal 2013 ha fatto partire il progetto solista con la canzone Vecchi di merda.

Lo contraddistingue uno stile abrasivo, dai testi al tipo di musica, e non a caso il pezzo d’esordio ha un titolo così peculiare.

Vecchi di mer*a è il primo grande successo, e parla del fatto di quanto odi gli anziani, ma di fatto odia se stesso, specialmente in attesa di quando a sua volta diventerà anziano (“vi odio finché non sarò anch’io un vecchio…” e insomma, ci siamo capiti come finisce il verso).

Del 2017 è invece Limone, descrizione cruda degli anni ’80, con i suoi eccessi. Il brano parla dell’abuso di droghe di quegli anni, e di come l’Aids si diffondesse a macchia d’olio. Un colpo al cuore per chi si è trovato invischiato in certe dinamiche, e per gli altri una carrellata di simboli dell’epoca che non si dimenticano. Guardate tutto il videoclip, è un cortometraggio con (amaro) colpo di scena finale. E ascoltate l’attacco (“con gli anni ’80 avete” etc) per capire quanto possa essere abrasivo già al pronti-via.

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Arriviamo al 2020, con Ipocondria. Qui la collaborazione (che già si vedeva nelle copertine degli album di Giancane, spesso disegnate da Zerocalcare) si fa più stretta: Zerocalcare, che come ha spiegato più volte è arrivato alla serie tv e un team di 300 persone dopo numerosi tentativi infruttuosi di lavorare in singolo, nel corso del primo lockdown ideò e realizzò la serie di cartoni animati Rebibbia Quarantine. Come sigla, Ipocondria di Giancane, nell’occasione con la collaborazione di un altro artista che seguo con piacere, capace di scrivere a 16-17 anni quel capolavoro che è Tufello. Parlo del romano Rancore, che, penso, avete visto sul palco di Sanremo, dove ha vinto due volte su due il premio per il miglior testo, nel 2019 con Daniele Silvestri (Argentovivo) e nel 2020 da solo (Eden).

Nel 2021 arriviamo quindi a Strappare lungo i bordi come serie tv e Strappati lungo i bordi di Giancane. È stato forse il pezzo che l’ha fatto conoscere ai più, e sottolineo forse (continuate a leggere per capire cosa intendo). Meno cattivo e più agrodolce, la parte malinconica di Giancane qui serpeggia fra i versi più che altrove.

Quinta e ultima canzone, del 2023, Sei in un paese meraviglioso, sigla di Questo mondo non mi renderà cattivo, nuova serie tv di Zerocalcare. Il videoclip sottolinea ancora di più il messaggio, mostrando progetti di edilizia in giro per Roma e non solo, abbandonati negli anni e lasciati a marcire dallo Stato, con una infografica finale da brividi.

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Ok, basta. Ah, siete ancora qui? E magari ci siete arrivati cercando notizie su Zerocalcare, da buoni fruitori seriali delle piattaforme più note? Allora avete già sentito Giancane. Dove? Nel pezzo 7 vizi capitale, nella colonna sonora di Suburra, in collaborazione con Piotta. Al tempo (nel 2017) era alle battute finali della sua partecipazione con Il muro del canto, e questa fu l’ultima canzone di spessore nel gruppo romano con lui alla parte vocale.

Infine, un brano che non c’entra con Giancane, ma con Questo mondo non mi renderà cattivo. In varie interviste e sui suoi canali social, Zerocalcare ha spiegato di aver preso l’idea del nuovo lavoro da una canzone con lo stesso titolo, del cantante Path, manco a dirlo romano anche lui.

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