Abbiamo partecipato a un evento di wrestling al Palapartenope. Questo è quello che abbiamo visto.
di Paolo Merenda
Nel 1968 il fumettista a Ikki Kajiwara diede alle stampe un manga sul wrestling dal nome ormai celebre, L’uomo Tigre. Un anno dopo il fumetto divenne un anime, un cartone animato. Ma cosa aveva di particolare? Che quelli tratteggiati nelle storie, l’Uomo Tigre, Antonio Inoki e altri, erano wrestler reali, che lottavano prevalentemente nella New Japan Pro Wrestling (NJPW).
Ebbene, grazie a un gruppo di imprenditori che si sarebbero successivamente uniti per creare la Nu-Wrestling Evolution (NWE), nel giugno 2005 la NJPW giunse in Italia, con tre date. Una a Milano e due, tenetevi forte, a Catania. Sul ring icone della disciplina, come Tiger Mask IV (L’uomo Tigre 4, ovvero il quarto atleta a vestire la maschera da tigre, che viene periodicamente tramandata), Antonio Inoki, Último Dragón, Hiroshi Tanahashi, Jushin Thunder Liger e Shinsuke Nakamura, tra gli altri.
Difatti, la NWE predilige il Sud Italia al Nord, per la risposta del pubblico. Non deve quindi stupire che abbia organizzato, il 12 ottobre 2024, uno spettacolo a Napoli, al Palapartenope, con alcune delle star più importanti del panorama mondiale.
Ci sono ovviamente andato, spinto dalla presenza nella card di Último Dragón, Vampiro (leggenda WCW), Fabio Ferrari e Karim Brigante (due tra i maggiori esponenti dell’odierno wrestling italiano), ma soprattutto Alberto El Patrón e Nic Nemeth (rispettivamente conosciuti come Alberto Del Rio e Dolph Ziggler in WWE, e vincitori di una mole di titoli mondiali e di stipulazioni come la Royal Rumble e il Money in the Bank).
È stato uno spettacolo grandioso, ma con qualche pecca di organizzazione senza la quale poteva essere indimenticabile. Nulla da eccepire sulla qualità degli incontri, questo va detto.
La partenza è stata affidata, con saggezza, al match di coppia Mark Andrews e Flash Morgan contro The Hipstar Ashmore e Cameron Khai. Mark Andrews e Flash Morgan, già vincitori dei titoli tag team alla TNA e nel circuito NXT della WWE, hanno vinto soffrendo contro due avversari che hanno saputo farsi odiare dal pubblico, in un incontro veloce e dall’alto tasso atletico.
È stato poi il turno del Fatal Four Way Match, con Karim Brigante, Fabio Ferrari, Painkeeper e Deimos Hatebreed. I primi due sono, come ho detto, tra i wrestler italiani più famosi del momento. Fabio Ferrari ha fatto l’heel spocchioso che viene dal Nord Italia, ruolo in cui eccelle, e la vittoria è andata a Karim Brigante, per la gioia del pubblico.

Il primo dispiacere, per il folto pubblico presente (circa mille persone) è arrivato nell’incontro tra Vampiro, leggenda vivente del quadrato, El Nazareno e King Danza. Questo Triple Threat Hardcore Match, che segnava il ritiro di Vampiro, 57enne, ha visto il talento canadese soccombere a King Danza dopo il suo “saluto al pubblico”, ovvero la sua usanza di lottare in tutti i settori del pubblico, ben lontano dal ring. Splendido il suo ingresso, vestito da Papa Nero, con tanto di croci rovesciate sull’abito talare nero e oro e una lanterna a forma di croce rovesciata sulla tiara.
Dopo una pausa per pulire il ring dalle armi usate (bidoni, mazze e le dolorose puntine metalliche, come il povero El Nazareno che ci è finito sopra sa) è arrivato il momento dell’incontro femminile, con Miss Monica, già vista sui ring WWE, e Jaguar Julie. La più famosa Miss Monica ha avuto ragione di Jaguar Julie, con la prima a fare da heel e la seconda da buona, da face.
Il penultimo incontro è stato un Triple Threat Match in stile lucha libre messicana, con Resplandor, Argenis e soprattutto Último Dragón, leggenda giapponese già nel guinness world record per il maggior numero di cinture detenute contemporaneamente. I voli dal paletto e le mosse spettacolari si sono susseguite senza sosta, e come da pronostico la vittoria è andata a Último Dragón.
Nel main event, un cattivissimo Alberto El Patrón (il messicano Alberto Del Rio in WWE, con una Royal Rumble vinta e titoli mondiali conquistati dovunque in carriera) ha battuto Nic Nemeth (Dolph Ziggler in WWE, dove gli è mancata una sola cintura per diventare Grand Slam Champion, avendo vinto tutte le altre possibili). Incontro godibilissimo, nel lottato e nelle fasi parlate. Del Rio ha fatto fatica a farsi odiare, ma gli è bastato dire una frase contro Maradona e ci è finalmente riuscito. Solo così poteva farlo a Napoli, va detto. Momento indimenticabile del match, quando il messicano è andato fra il pubblico, ha alzato la cintura di un fan in segno di scherno, e poi l’ha lanciata addosso allo stesso fan. Adesso varrà molto di più, direi. Quella e l’eventuale livido che gli ha lasciato.
Serata grandiosa, si è respirato il clima da grandi eventi, e inoltre per me è stato anche bello rivedere dal vivo alcuni atleti che avevo già ammirato in passato, come Fabio Ferrari (l’ultima volta nel 2019, quando lottò contro Chris Masters, sempre a Napoli), Último Dragón e Vampiro (la prima volta li vidi più di venti anni fa), e altri nuovi che seguivo da tempo, come Mark Andrews, oltre ai due fenomeni nel main event.

E quindi, perché grandioso e non indimenticabile? Per gli assenti innanzitutto: l’incontro femminile prevedeva anche Ayesha, non pervenuta (il Triple Thret Match avrebbe reso le cose più veloci e godibili), poi Shelton Benjamin (già pluricampione di coppia in WWE, sotto l’ala protettiva nientemeno che di Kurt Angle) e Jake Hager (Jack Swagger in WWE, ex campione mondiale anche lui). I due ex WWE avrebbero dovuto dare vita a un settimo incontro, saltato.
Il main event avrebbe dovuto mettere in palio il titolo NWE, che non veniva conteso dal 2009, quando a detenerlo era Mr. Kennedy, grande wrestler e talker della WWE, ma anche del titolo nessuna menzione.
Quindi? Evento promosso assolutamente, ma addirittura migliorabile la prossima volta.
Riepilogo la card.
Mark Andrews e Flash Morgan vs. The Hipstar Ashmore e Cameron Khai
Karim Brigante vs. Fabio Ferrari vs. Painkeeper vs. Deimos Hatebreed
King Danza vs. Vampiro vs. El Nazareno
Intervallo
Miss Monica vs. Jaguar Julie
Último Dragón vs. Resplandor vs. Argenis
Alberto El Patrón vs. Nic Nemeth
L’Uomo Tigre! quanti ricordi!
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