Tanti ospiti per la Festa della Fragola di quest’anno, dai Mixed by Erry a Biagio Izzo. Una festa che cresce sempre più e un trio, i fratelli Frattasio, che da anni portano in giro per l’Italia e all’estero delle serate musicali seguitissime.

di Paolo Merenda

Il 9, 10 e 11 maggio si è tenuta a Parete l’undicesima edizione della Festa della Fragola, a cura dell’associazione La Tenda. Negli anni scorsi, si sono esibiti artisti del calibro di Tony Tammaro, mentre per questa edizione sul palco si sono avvicendati i Mixed by Erry il 9, Rosalia Porcaro il 10 e Biagio Izzo l’11. Gli ultimi due, notissimi volti partiti dalla scena partenopea ma conosciuti ormai in tutta Italia e oltre, hanno raccolto il pienone alla villa comunale, teatro della festa che verteva non solo sullo spettacolo in sé. La festa della fragola, che come suggerisce il nome celebra il prodotto locale che da queste zone viene distribuito in Italia e fuori dai confini nazionali, è un grosso contenitore di gusti, con piatti tipici a base di fragole, anche salati (il risotto alla fragola ormai è un must di questi giorni a Parete), e si lascia spazio ad agronomi ed esperti della coltivazione delle terre, per spiegare alla folta platea la filiera che porta le fragole dalle campagne alle nostre tavole.

Il 9, come detto, sul palco con il loro DJ Set, sono saliti Angelo, Peppe ed Enrico Frattasio, i tre fratelli Frattasio che circa 40 anni fa, col marchio Mixed by Erry (dal nome di Enrico, il primo a credere nel progetto) cominciarono a duplicare audiocassette di artisti famosi e a realizzare compilation senza averne il diritto d’autore e a distribuirle sulle “bancarelle”, stand improvvisati sui marciapiedi che all’epoca erano la norma. Vendevano a un prezzo assolutamente concorrenziale: 5000 lire, contro una cifra che si aggirava tra le ventimila lire e le trentamila lire se acquistate originali nei negozi. Questo aspetto, e il fatto di poter arrivare dove le case discografiche non arrivavano (col tempo si moltiplicarono le persone che lavoravano per loro e che mettevano le bancarelle in giro per la nazione), fece diventare Mixed by Erry il primo marchio discografico in Italia e all’estero, che però a differenza degli altri non era legale. Con un buco legislativo (non esisteva la legge contro la pirateria illegale di musica) i tre costruirono un impero che ebbe fine solo nel 1991, quando venne fatta una legge ad hoc, e i tre furono arrestati, i primi in Europa per questo reato, arrivando al processo e alla condanna.

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La portata di quello che fecero però non va vista solo in questa ottica. Come ho accennato, i Mixed by Erry arrivarono dovunque, e i ragazzini dell’epoca, tra cui io, che avevo meno di 10 anni all’inizio del boom, poterono mettere le mani a un prezzo altrimenti inaccessibile su tanti tipi diversi di musica. Io stesso posso vantare una certa cultura musicale grazie soprattutto alle musicassette che, allora ragazzo, acquistavo, e devo averne ancora parecchie in giro per casa o per scatoloni, frutto di traslochi. Non deve stupire, quindi, che la loro opera sia diventata leggendaria e osannata. Con questi presupposti, quando terminarono la loro condanna i tre fratelli Frattasio videro aprirsi delle porte incredibili: il libro “Mixed by Erry. La storia dei fratelli Frattasio” di Simona Frasca (per le edizioni di Ad est dell’equatore), il film di Sydney Sibilia, già regista della premiata serie tv sulla genesi del gruppo musicale 883, Mixed by Erry (vincitore di tre nastri d’argento nel 2023: miglior commedia, miglior casting diirector e migliore scenografia), tanti progetti in cantiere come musical e serie tv. E le serate, finalmente con l’antica passione di Erry che trova spazio, quella di fare il DJ.

Di nuovo col marchio Mixed by Erry, i fratelli Frattasio ormai fanno serate Dj Set in Italia e all’estero, un riscatto non da poco. Come detto, il 9 si sono esibiti a Parete, e ho avuto modo di fare realizzare una breve intervista.

Domanda: Il lavoro che avete fatto quasi 40 anni fa, in che modo ve lo ritrovate in ciò che fate oggi sul palco?

Angelo: In realtà, noi semplicemente facciamo le stesse cose del passato, solo che prima dovevamo farle di nascosto e adesso le facciamo davanti al pubblico. Non è cambiato assolutamente niente, a parte gli anni trascorsi sulle nostre vite. L’entusiasmo è sempre lo stesso, anche perché per noi è comunque un riscatto quello che sta succedendo, è una soddisfazione.

Domanda: Ciò che avete fatto è stato a suo modo storico, ha fatto conoscere tanti generi musicali a tantissime persone. C’è qualcosa di cui siete particolarmente orgogliosi e qualcosa che col senno di poi fareste diversamente?

Peppe: Io sinceramente non cambierei niente del passato perché a modo nostro era un lavoro onesto, in quei tempi, negli anni ’80. Davvero un gran numero di cantanti grazie a noi sono arrivati dove sono adesso, solo perché noi arrivavamo dove le case discografiche non esistevano e grazie a noi alcun di questi nomi sono anche internazionali adesso. Per dirti, quando scendevo di mattina sotto casa già trovavo 5-6 cantanti ogni giorno ad attendermi.

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Domanda: Parliamo del film, di quanto descritto nella pellicola. C’è qualcosa che è andata esattamente così, o qualcosa di molto diverso?

Enrico: Tutti I film del mondo sono amplificati, sono romanzati. Ma direi che in una scala da 1 a 10, è aderente alla realtà per un 7, dai. Qualcosa c’è, ma amplificato, ad esempio i 30 miliardi nominati nel film erano 2. Non vediamo l’ora che esca la serie tv, l’anno prossimo: lì ci saranno maggiori dettagli. Quest’anno invece partirà il musical con Alessandro Siani, dove metteremo in scena altri capitoli del libro. Il regista Sydney Sibilia, quando realizzò il film, difatti non usò tutti i capitoli del libro, per noi si è rivelato un vantaggio perché c’è materiale appunto per musical e serie tv. In particolare, ci sono delle storie bellissime che adesso ci fa piacere raccontare, ma all’epoca erano tristi e non eravamo pronti a parlarne.

Il 18 e 19 luglio, torna in scena l’associazione La Tenda, sempre presso la villa comunale, con l’Ecosummer, altra kermesse che mette su da svariati anni. Il 18, l’headliner sarà Anna Castiglia, fresca vincitrice della targa Tenco nella categoria opera prima, con un plebiscito a suo favore: delle sei categorie, è stata difatti l’artista sia con il maggior numero di voti (97) sia con il maggior divario dal secondo posto (61 di differenza).

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