Compie gli anni oggi Paul McCartney, dato per morto nel 1966.

Tanti auguri di buon compleanno al mio preferito tra i Beatles: sir Paul McCartney, che infatti è nato il 18 giugno del 1942. Paul è stato, a mio avviso, tra i Fab Four il più dotato dal punto di vista creativo e quello in maggior simbiosi con la musica, senza nulla togliere agli altri tre. Certo, tutti e quattro i Beatles hanno realizzato un’esperienza senza precedenti, che ha costruito un archetipo importante per la musica pop e rock. Anche in termini di teorie del complotto.

Una delle teorie del complotto più note è la teoria del Pid – acronimo di Paul Is Dead. In base a questa teoria, il vero Paul McCartney sarebbe morto a novembre 1966 durante un incidente stradale e sarebbe stato rimpiazzato da un doppleganger – come quelli usati dai dittatori per essere sostituiti in occasioni potenzialmente pericolose.

Naturalmente la teoria del Pid fa acqua da tutte le parti. In base a essa, Paul sarebbe uscito sconvolto una sera di novembre dagli studi di Abbey Road, dopo aver avuto una violenta discussione con gli altri Beatles. Per strada, sotto la pioggia battente, avrebbe raccolto una ragazza scappata di casa, un’adolescente incinta di nome Rita. Questa avrebbe reagito in modo scomposto dopo aver capito che a darle un passaggio era Paul McCartney, che per questo perse il controllo del mezzo e rimase decapitato nell’impatto. Secondo questa teoria, i Beatles avrebbero disseminato inconsciamente di indizi i loro dischi, per permettere ai fan di abituarsi gradualmente alla verità. 

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In realtà, il primo grande disco che viene connesso con la teoria del Pid è Yesterday and Today, realizzato per il mercato americano con la cosiddetta Butcher’s Cover, cioè una copertina che ritraeva i Beatles insanguinati e circondati da bambole smembrate. George Harrison tiene una testa di bambola accanto a quella di Paul, a simboleggiare la sua avvenuta decapitazione. Il disco però è uscito a giugno 1966, mesi prima quindi della presunta morte del cantante. Sulla copertina sono stati individuati però una serie di dettagli macabri coerenti con la teoria. Altri indizi precedenti sono stati notati in alcuni brani, da Help! a Yesterday, fino a Nowhere Man.

È con Revolver però che i complottisti hanno trovato maggiori sponde. Tra le varie canzoni che vengono considerate come indizi, particolarmente interessante è Eleanor Rigby, il cui pastore si chiamava originariamente non Father McKenzie, ma Father McCartney. Come se Paul officiasse per il suo stesso funerale in pratica. Da quel momento è un’antologia di canzoni ascoltate al contrario, riferimenti a filosofie orientali e un vero apparato degno di Roberto Giacobbo. Che in effetti ha dedicato alla teoria del Pid una puntata di Voyager.

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Naturalmente parliamo di una grande teoria fantasiosa. Credete davvero che se Paul fosse stato sostituito da un sosia, questi sarebbe riuscito a comporre musica e suonare molteplici strumenti proprio come aveva fatto Paul fino a quel momento? A sperimentare, mostrandoci cosa la musica riesca a trasmettere al suo meglio?

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