Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann ha diversi meriti: uno di essi è aver portato un grande classico tra i giovani degli anni ’90.
Negli anni ’90 io ero già una fan di Leonardo DiCaprio. Mi piacerebbe rivederli tutti oggi i suoi detrattori. Quelli che andavano a vedere Titanic solo per vederlo morire, così dicevano. Al di là dell’orrore in questo concetto che veniva espresso da molti con nonchalance, è una menzogna pura e semplice che DiCaprio fosse semplicemente l’idolo delle teenager già all’epoca. Bello era bello, e lo è ancora, molto. Ma sapeva anche già scegliere con cura i progetti. Tra i suoi primi film, è bene ricordare Buon compleanno Mr. Grape, Poeti dall’inferno, La stanza di Marvin ma soprattutto Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann.
Per chi non lo avesse visto si tratta di una pellicola da un celeberrimo soggetto di William Shakespeare, interpretato da un cast spettacolare. Oltre a DiCaprio figurano infatti Claire Danes, John Leguizamo, Pete Postlethwaite, Paul Rudd e Christina Pickles (eh sì, ben due tra gli attori ricorrenti di Friends).
Molti si sono cimentati con William Shakespeare al cinema, in particolare con le sue opere più celebri. Ma Baz Luhrmann ha fatto qualcosa di molto differente: ha trasposto Romeo e Giulietta facendolo diventare un’opera pop, con qualche differenza rispetto all’originale. Non si tratta solo delle iconiche camicie di Dolce & Gabbana indossate da DiCaprio e gli altri giovani attori (per l’epoca) del cast e del riferimento a Venice Beach, che diventa Verona Beach (anche se la pellicola in realtà non è stata girata a Los Angeles ma a Miami e Città del Messico).
Il testo di Shakespeare è stato riportato quasi integralmente – anche se facilitato per via del linguaggio ostico – nei dialoghi. Però c’è qualcosa che attira moltissimo lo spettatore in questo film: i costumi, i colori, le scenografie. Romeo + Giulietta diventa così a tutti gli effetti un classico moderno e altrimenti non potrebbe essere dato che Shakespeare ha scritto una storia che vale in ogni tempo e in ogni luogo. Un’operazione analoga fu fatta in Italia da Pier Paolo Pasolini, che traspose Otello di Shakespeare in un cortometraggio dal titolo Che cosa sono le nuvole? contenuto nel film a episodi Capriccio all’italiana: nella colonna sonora una canzone che riprende dei versi di Otello, cantata da Domenico Modugno.
La performance di Leonardo DiCaprio in Romeo + Giulietta è davvero grandiosa e non è piaciuta solo al pubblico, ma probabilmente anche allo stesso Baz Luhrmann, dato che il regista e l’attore sono tornati a collaborare molti anni dopo. Nel 2013, DiCaprio è stato infatti il protagonista di un altro grande classico della letteratura trasposto sul grande schermo, ossia Il grande Gatsby. E anche lì DiCaprio è stato davvero grande.
Ma c’è anche dell’altro che ci resta di Romeo + Giulietta: la colonna sonora dei Cardigans.