Da pochi giorni è stato lanciato su YouTube il corto Pelo, lavoro del collettivo Tyler Studio, nato a Parete e già autore di numerosi progetti.
di Paolo Merenda
Il gruppo Tyler Studio, che realizza brevi video, webserie e cortometraggi, è nato a Parete, in provincia di Caserta, circa un anno fa. La giovane compagnia ha già dato vita a una serie di brevi video durante lo scorso lockdown e la webserie Pasquale l’alieno. Da pochi giorni, invece, ha lanciato il cortometraggio Pelo, ambientato interamente a Parete, tra centro e periferia, rappresentato come un luogo-non luogo nel quale Pelo, il protagonista (interpretato da Guido Guarnieri) deve vedersela con colui che è una sorta di bandito (interpretato a sua volta da Raffaele Cioffo). Ma, con il passare dei minuti, si vede che il villain ha dei poteri soprannaturali, ed è qui che la trama si ingarbuglia. Solo con il colpo di scena finale tutto diviene chiaro, e il lavoro ne risulta impreziosito per l’impegno sociale relativo al tema trattato.
Oggi abbiamo incontrato due dei membri del collettivo Tyler Studio: il regista e sceneggiatore Vincenzo Pezone e l’attore Silvestro Di Sarno, che in Pelo dà il volto a un personaggio molto caratteristico.
Com’è nato il sodalizio artistico?
Vincenzo: Tutto è partito realizzando qualche piccolo video homemade, avevo già una passione che volevo coltivare ed è stato decisivo l’incontro con gli altri che sono poi confluiti nel gruppo finale. Dai brevi video siamo poi passati alla webserie Pasquale l’alieno, e adesso al cortometraggio Pelo. La cosa che ci permette di continuare è che innanzitutto ci piace farlo.
Silvestro: Vero, il progetto mi piace molto. Sono appassionato della passione che ci mette Vincenzo, traspare in quello che fa e aiuto in tutti i modi possibili, da tecnico delle luci ad attore vero e proprio, come in Pelo. In realtà noi tutti ci muoviamo intorno a Vincenzo e alla sua visione artistica, è giusto così.
Appunto volevo chiedervi qualcosa a riguardo. Pelo è finora il vostro progetto più ambizioso. Un po’ lungo per gli standard del cortometraggio, 30 minuti di film in cui si sviluppa una storia dal significato sociale importante, legata al territorio di Parete ma anche fortemente onirica. Com’è nata quest’opera?
Vincenzo: Sono partito dall’idea di base della storia, volevo parlare di quest’argomento ma in maniera leggera. Come noterete infatti a tratti è quasi comica, ma alla fine trasmette un messaggio positivo, ci tenevo che fosse così: è come l’ho immaginata.
Dopo un lavoro del genere, avete mai pensato al passo successivo, farne il vostro lavoro o almeno parte del vostro lavoro futuro?
Vincenzo: È un’idea che talvolta mi passa per la testa. Ho quasi finito l’università, frequento il corso di biologia, e se un domani dovessi riuscire a trasformarlo in un lavoro ne sarei molto contento.
Silvestro: Certo, sarebbe bello, ma ciò che abbiamo adesso è la passione. Nella realizzazione di Pelo non ci abbiamo guadagnato nulla, anzi. Se questa passione dovesse trasformarsi in lavoro sarebbe perfetto.
Vincenzo: Sì, al momento quello che ci accomuna è la passione, altrimenti non lo faremmo. Facciamo parte di un gruppo che toglie tempo ai propri affetti per vedersi e decidere di volta in volta quale progetto portare avanti, è un buon risultato da cui partire per il prossimo step.
Ho notato dei riferimenti, nel cortometraggio, a Quentin Tarantino e David Lynch. Oltre questi due maestri, ci sono altri rimandi? E in generale quali film o registi preferite?
Vincenzo: La scena del bar, per dirne una, è tra quelle che contiene citazioni. Ho studiato alcune scene di David Lynch per ricrearla, volevo realizzare una sorta di omaggio al creatore di Twin Peaks, ma sempre seguendo l’idea alla base del nostro lavoro. Per quanto riguarda le mie preferenze, è una domanda molto difficile: ogni film lascia un’impronta e ogni stile serve nella propria formazione, se si vuole fare questo lavoro, seppur solo come passione. Ma, con continuità, direi che apprezzo David Lynch, Quentin Tarantino e Christopher Nolan, non solo per le storie ma per le sensazioni che mi lasciano.
Silvestro: Tarantino su tutti. Sono molto selettivo e mi può piacere un film di un determinato regista piuttosto che un altro, ma di Tarantino apprezzo tutto e cerco di farlo mio.
Quali sono stati finora i feedback del pubblico su YouTube o sugli altri social?
Vincenzo: Al momento il cortometraggio gira ancora su un pubblico non di ampio raggio, ma siamo soddisfatti del giudizio degli spettatori fino ad adesso. I feedback avuti sono stati positivi.
Progetti futuri in cantiere?
Vincenzo: Abbiamo molte idee e storie da raccontare. Adesso ci prenderemo un po’ di pausa, ma la cosa bella di lavorare in questo gruppo è che le idee non mancano mai.
E noi attenderemo per seguirle. Grazie a voi per il tempo che ci avete dedicato e buona fortuna per il prosieguo.
Silvestro: Grazie. Un saluto a te e a tutti i lettori del sito.
Vincenzo: Grazie mille. Vorrei approfittarne per ringraziare quanti hanno lavorato a Pelo. Sperando di non dimenticare nessuno, si tratta di Guido Guarnieri, Raffaele Cioffo, Pasquale De Marco, Giuseppe Aversano, Veronica Picone, Giovanni Amoruso, Cristian Cangiano, Mariateresa Marino, Francesco Molitierno, Giorgia Roma, Michele Sorrentino, Pietro Falco, Giulio Cannavale, Teo Aversano, Nicola Cangiano, Pietro Cangiano, Gianluca Ferrante, Roberto Baldascino, Raffaele Pezone, Salvina De Gaetano e ovviamente Silvestro Di Sarno. Ognuno di loro ha reso possibile il progetto.