Una poesia per ricominciare un nuovo anno pieno di bellezza e sensibilità.
di Cesare Minutello

ho frugato nelle tasche infine
quel vetro che lasciava
cadere nelle vene
l’azzurro egizio del falco pellegrino
quell’hammond che
guance coniugava
nel fumo dei locali in periferia
ma ora il salto è così lontano e oltre il muro
non c’è più niente neanche
lo scodinzolio di un cane e le ghiande
sanno solo tacere
diamoci un altro anno se
lo sappiamo da tanto
facciamolo accadere di nuovo
gradino per gradino dal colle
della Minerva addentiamolo
sul canale d’Otranto fino
alla solitudine montuosa d’Albania
diamoci un altro giorno se
il giro svanisce come nebbia al sole
e come una poesia compare
la variante amare
31.12.2020
(La foto in evidenza è di Mauro Minutello, per gentile concessione della famiglia).