Il dolore per la scomparsa di una persona ha forme diverse. E non dipende dal legame che avevamo con chi non c’è più, ma dalla traccia che hanno lasciato nelle vite di chi resta.

Ci ho pensato a lungo a cosa scrivere di A., che se n’è andata ieri in maniera davvero improvvisa e inaspettata. Non è soltanto un dovere di riconoscenza il mio, per tutte le volte che ho avuto bisogno e lei c’è stata, ma anche e soprattutto un modo per ricordare una grande artista.

È vero. A. ci ha aiutati con un podcast quando è iniziata questa avventura. Quando abbiamo girato un corto con degli amici, lei ha interpretato il ruolo della principessa. La sua principessa, la mia principessa, la principessa di tutti. Ma non è solo questo.

La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho saputo che non l’avrei più rivista è stata invece una delle prime volte che l’ho incontrata di persona. Era forse il suo terzo o quarto concerto cui assistevo. Era in un posto abbastanza lontano, erano le vacanze di Natale e non ricordo neppure il nome del locale. Forse era il 2001, forse prima. Ricordo però che alla fine del concerto venne da me, neppure mi conosceva, mi abbracciò e mi diede gli auguri.

Non è solo che il mondo pre-Covid ci sembra lontano anni luce. È che non mi era mai capitato di incontrare una persona come lei. A. sul palco era davvero magnetica, specialmente quando cantava la discomusic e indossava le sue tante parrucche e i vestiti con i lustrini, quando si scatenava in un progetto coinvolgente e tutt’altro che tradizionale. I più però la conoscevano per un altro progetto comico che l’aveva portata sugli schermi televisivi nazionali insieme a due colleghe: molto bello, molto divertente, uno specchio di quell’umorismo che lei sapeva portare in ogni situazione. Perché l’ironia era il suo pane e l’allegria quello che ci dava ogni giorno.

Cosa si fa quando muore una persona tanto speciale? Per il momento posso solo pensare di ricordarla così come la conoscevo io, che è solo un piccolo tassello in un mosaico di una mente poliedrica che aveva davvero tanto da offrire. Di una donna straordinaria. Forse più che una principessa, una regina.

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