Netflix ha reso disponibili le prime due stagioni di Cobra Kai, serie sequel di Karate Kid.
Ricordiamo tutti come si conclude Karate Kid. Erano gli anni ’80, il 1984 per chi lo vide per la prima volta al cinema e assisté alla lotta, fisica ma anche filosofica tra Daniel LaRusso (Ralph Macchio) e Johnny Lawrence (William Zapka). Entrambi seguiti da due sensei che in effetti incarnavano due idee completamente differenti di ciò che le arti marziali in generale e il karate in particolare rappresentano. Nella scena finale, lo spettatore può vedere il torneo cui Daniel e Johnny si sono preparati. Johnny pratica il karate da anni con grande perizia, ma il torneo lo vince Daniel, che ha appreso le arti marziali espletando i servizi il suo maestro, Miyagi (interpretato da Pat Morita). E, mentre Johnny ammette la superiorità dell’avversario, Daniel lo vince con un colpo scorretto, il colpo della gru, che non sarebbe stato ammissibile perché al torneo erano vietati i calci in faccia.
Presi com’eravamo negli anni ’80 a non porci molti problemi, non molti tra noi avranno notato questa contraddizione della trama. Ma da qualche anno, noi fan di How I Met Your Mother l’avevamo capito bene perché ce l’ha spiegato Barney Stinson. Barney ha una venerazione per William Zapka, secondo lui è Johnny Lawrence il Karate Kid. Ma c’è una questione non secondaria: oltre ai fan di Himym, Johnny non si era (ancora) riabilitato agli occhi del pubblico.
Fino al 2018 almeno, quando cioè YouTube Premium ha prodotto le prime due stagioni di Cobra Kai che ora sono disponibili nel catalogo Netflix, con una terza stagione in arrivo, anche se non si sa quando. Il cast del film originale è completamente confermato, con l’eccezione di Morita che è venuto a mancare e a cui è dedicato un episodio specifico, in cui l’attore fa capolino negli spezzoni del film. Resta da vedere se un membro del cast originale molto importante, e chiamato in causa nel finale di stagione, sarà nel team di Cobra Kai.
La storia di Cobra Kai prende le mosse da Johnny e Daniel ormai cresciuti. Si sono in un certo senso scambiati casa e destino: Johnny vive modestamente, facendo lavoretti per degli idioti arroganti, che ignorano come lui sia stato un campione di karate. Che Daniel fosse un campione invece lo sanno tutti: lo ripete sempre negli spot delle sue numerose concessionarie, che gestisce da adulto, diventato ricco e con una bellissima famiglia a carico. Johnny invece ha perso tutto, ma l’incontro con il vicino di casa Miguel, preso di mira dai bulli, gli ridarà la speranza. E naturalmente Johnny insegnerà il karate a Miguel a modo suo.
La grossa differenza di Cobra Kai con Karate Kid è che mentre il film degli anni ’80 aveva dei contorni netti, Cobra Kai oscilla di continuo: non si sa mai chi sia davvero il buono e chi davvero il cattivo. Come Barney Stinson si finisce per empatizzare con Zapka e il suo personaggio, che non disdegna momenti di assoluta comicità in quella che appare per certi versi una “tragedia degli errori”: il fraintendimento e le bugie sono una costante per tutta la durata delle due stagioni e probabilmente lo saranno anche in futuro. Anche se le serie tv stanno subendo stop e rallentamenti causa Covid, ci auguriamo che questo progetto non venga insabbiato, tanto più che la seconda stagione termina con un cliffhanger non da poco (e letteralmente sommerso nella sabbia).