Ormai in vista del traguardo dei 18 anni (è stato infatti girato nel 2004), Se mi lasci ti cancello è un film dai molteplici significati.

di Paolo Merenda

Con il passare degli anni, fisiologicamente chiunque si mette alle spalle una storia difficile. I classici scheletri nell’armadio, insomma. E se fosse possibile cancellare i ricordi? Inoltre, una simile scelta avrebbe ripercussioni etiche?

Questa è la domanda a cui risponde Se mi lasci ti cancello, almeno quella che appare in superficie. In realtà, gli argomenti che tratta sono ancor più profondi, e riguardano il saper convivere con il proprio passato e con se stessi. Non voler essere ciò che si è rappresenta il punto focale della pellicola, ma la trama si svolge in modo da far capire, appunto, che tutto passa dal saper accettarsi.

Joel Barish (Jim Carrey) e Clementine Kruczynski (Kate Winslet) sono due ex fidanzati che, dopo aver litigato, hanno messo fine alla loro storia. Solo che Clementine si rivolge a un’azienda, la Lacuna Inc, per farsi cancellare i ricordi di Joel. Lui, scopertolo, si fa cancellare i ricordi a sua volta. Accade però che pochi giorni dopo, incontrandosi per sbaglio, ricomincino a flirtare senza più ricordare di essere stati insieme. Importante quindi il tema della forza dell’amore, che in un modo o nell’altro trova la strada per esprimersi, nonché della predestinazione. Abbiamo un’anima gemella da qualche parte? Benché perdiamo la memoria ancora e ancora, siamo comunque destinati a stare con lui/lei? Per dirla con la canzone di un altro film, anzi una trilogia, anzi LA trilogia, è The Power of Love cantata in Ritorno al futuro: l’amore è «tougher than diamonds», più duro dei diamanti.

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Ottimo il cast, che vede Jim Carrey, che non ha bisogno di presentazioni, così come Kate Winslet, reduce dal successo di Titanic. 1 premio Oscar e 6 Golden Globe in due, con Winslet maggiormente titolata. Nel cast anche Tom Wilkinson, Elijah Wood, Mark Ruffalo e Kirsten Dunst, per la regia di Michael Gondry. Da citare anche l’autore della sceneggiatura, Charlie Kaufman, premiato con un Oscar per questa pellicola. Insomma, un film che resta nel cuore dei fan ma giudicato di spessore anche dagli addetti ai lavori. Un connubio in realtà più raro di quel che si pensi.

Quello che colpisce di Se mi lasci ti cancello è sicuramente un brutto titolo italiano. L’originale è davvero affascinante: Eternal Sunshine of the Spotless Mind. C’è poi una fotografia straordinaria, così come gli effetti visivi, i capelli di Winslet che cambiano come cambiano le stagioni. La trama si può anche non seguire in una pellicola del genere, ci si lascia invece trasportare dall’emozione del momento, l’emozione che solo il vero cinema d’autore da dare.

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