Mi ero ripromessa di scrivere un post a tema 5 novembre, ma poi ho virato un po’.
Quando noi cinefili pensiamo al 5 novembre, la prima cosa che viene in mente ad alcuni è il film V per Vendetta, tratto dall’omonimo fumetto di Alan Moore. Non sono andata mai matta per quel film, e sì che a me piace praticamente tutto. Ma in ogni caso lì il 5 novembre ha a che fare con un fatto storico realmente accaduto, ossia la congiura delle polveri del 1605, con cui un gruppo di cattolici inglesi cercarono di uccidere il Re Giacomo I, che era un protestante. V per Vendetta ti trasporta in un mondo distopico, ma nel complesso non è una distopia alla quale mi sono mai particolarmente sentita vicina, credo sia questo il problema.
E poi c’è un altro 5 novembre cui mi sento molto più “connessa”, ossia il 5 novembre 1955, ossia il giorno in cui Doc Emmett Brown cade e si ferisce alla testa, ma quando rinviene ha una visione: il flusso canalizzatore che rende possibile i viaggi nel tempo. E il 5 novembre 1955 è proprio il giorno in cui Marty McFly va nel passato e incontra suo padre e sua madre, rischiando di incappare nel cosiddetto paradosso del nonno.
Ritorno al futuro è uno di quei film che puoi vedere un milione di volte e provare la stessa tensione, la stessa emozione. La corsa contro il tempo di Marty affinché la DeLorean sia colpita dal fulmine la notte del prom è qualcosa che ti tiene avvinto alla poltrona e al tempo stesso con il cuore in tumulto. Ci ho pensato bene e non si tratta di una questione sentimentale, o meglio non del tutto.
Sicuramente c’è una componente emotiva nell’affetto che intere generazioni nutrono per Ritorno al futuro ma c’è anche dell’altro. Il film racconta un’avventura unica perché ti porta nell’adolescenza dei genitori del protagonista: chi di noi, almeno una volta nella vita, non si è domandato se i propri genitori siano mai stati degli adolescenti e se abbiano mai fatto qualcosa di proibito? Secondo me è questa la forza di Ritorno al futuro, insieme a una trama più ampia e sempre coinvolgente, degli inside joke e degli attori bravissimi. Ed è per questo che il 5 novembre dovrebbe essere una festa internazionale del cinema. Magari anche per i fan di V per Vendetta, perché no?