Questo film ha a suo modo settato uno standard difficilmente raggiungibile dagli altri film dello stesso genere, girati in Italia: forse perché Benvenuti al Sud è un remake.

di Paolo Merenda

Benvenuti al Sud, film del 2010 di Luca Miniero (che avrebbe bissato il successo due anni dopo con Benvenuti al Nord), è un film che molti conoscono per una curiosità legata alla pellicola e una citazione di Mattia Volpe (interpretato da Alessandro Siani). La curiosità è che in realtà si tratta di un remake, per alcuni tratti shot-for-shot (inquadrature e dialoghi simili pezzo dopo pezzo), di Giù al Nord, film francese del 2008 di Dany Boon. La citazione del personaggio di Siani è

«Quando un forestiero viene al Sud piange due volte: quando arriva e quando parte.»

In realtà ci sono molte altre curiosità o frasi da segnalare, perché questo film, in poco più di un’ora e mezza, riesce a fotografare la realtà dei piccoli centri italiani del Sud con stupefacente precisione, tratteggiandone pregi e difetti. Nulla viene tralasciato, grazie forse alla scelta dei due attori principali: Claudio Bisio, “milanese” (l’attore è nato in Piemonte ma si è trasferito da bambino all’ombra della Madunina), e appunto Alessandro Siani, campano e fiero napoletano.

Ebbi modo di intervistare Siani (davvero una persona simpatica, fra l’altro) mentre stava lavorando appunto a questa pellicola, e ne parlò in toni entusiastici, entusiasmo che a mio avviso traspare nelle scene in cui sale in cattedra. Ed è lui stesso a non nascondere le criticità di un paesino, Castellabate, che realmente esiste e anzi è una delle location del film. Ma ha anche tanto da offrire, come scopre Alberto Colombo (Claudio Bisio), direttore di un ufficio postale del Nord che viene spedito al Sud dopo un tentativo di truffa per ottenere un posto in un ufficio postale migliore, come se fosse una punizione.

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Silvia Colombo (Angela Finocchiaro), gran bel personaggio che, pur comparendo di meno, lascia il segno ogni volta, prende il trasferimento del marito ancora peggio, ma l’uomo a Castellabate incontra persone che gli faranno cambiare idea, come appunto Mattia, o i due Costabile, piccolo e grande (rispettivamente Nando Paone, che ha all’attivo anche Bomber, di fianco a Bud Spencer, e Giacomo Rizzo, poliedrico attore voluto da Paolo Sorrentino come protagonista per L’amico di famiglia).

Da notare due piccoli ruoli: Dany Boon, regista del film francese d’origine, come cliente alle poste, e Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti e molto attiva sui social con foto e pensieri molto apprezzati, nel ruolo della poliziotta che ferma Bisio in automobile.

Il film, da dichiarazione d’amore nei confronti del Sud, a volte tanto bistrattato, ha una trama altrettanto tenera perché Mattia e Maria (Valentina Lodovini), ex fidanzati, in realtà si amano ancora, e l’arrivo del nuovo direttore delle poste dal settentrione sbloccherà anche l’intricata situazione sentimentale, nonché il rapporto che si incrina tra Alberto e Silvia, data la distanza e i pregiudizi di lei prima di toccare con mano la calda accoglienza dei meridionali.

Benvenuti al Sud, che ha comunque portato a casa un David di Donatello e un Nastro d’argento, si è classificato al settimo posto come miglior incasso di tutti i tempi in Italia, prima che Checco Zalone piazzasse quattro assi facendolo scendere comunque a un più che notevole undicesimo posto.

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