Un cast stellare diretto da un regista di assoluto spessore, Steven Spielberg. Tutto questo e molto altro in Prova a prendermi, film del 2002.
di Paolo Merenda
Leonardo DiCaprio, Tom Hanks, Christopher Walken (tutti vincitori del premio Oscar, Tom Hanks l’unico in vita ad aver vinto due statuette consecutive nel 1994 e 1995, e uno dei soli due attori nella storia oltre a Spencer Tracy nel 1938 e 1939 a cui è riuscita l’impresa), Martin Sheen, Amy Adams, James Brolin, Elizabeth Banks sono solo una parte del cast diretto da Steven Spielberg per Prova a prendermi. A volte mettere tante stelle in un solo film non assicura la riuscita, ma in questo caso anche l’idea è vincente: quella vera di Frank Abagnale Jr., un truffatore che tra il 1964 e il 1969 ha incassato assegni falsi in giro per il mondo.
Vedo in questa pellicola molte similitudini con The Wolf of Wall Street: anche in questo caso una storia vera, partita sempre da una autobiografia scritta dallo stesso truffatore, e anche qui la persona reale di cui si narrano le gesta che compare in un piccolo ruolo. La stessa trama ricalca il succedersi di eventi, dalla nascita della leggenda, all’ascesa massima fino al declino, dovuto a un rappresentante delle forze dell’ordine che sa fare bene il suo lavoro e incastra il fuorilegge.
Un copia-incolla di The Wolf of Wall Street (uscito nel 2013) quindi? Niente di più sbagliato: la storia è quella di un uomo larger than life, seppur nel campo dell’illegalità, e nel corso dei decenni ci sono storie del genere degne di essere raccontate. Non si nasconde, peraltro, la parte meno edificante, ovvero i sotterfugi per rimanere all’apice, con un forte insegnamento morale alla fine. Ed è qui la parte da capire completamente: il ragazzo, Frank Abagnale Jr., errore dopo errore si trova a suo agio nel ruolo di fuggitivo, affinando non poco la tecnica fino a gabbare il poliziotto sfuggendogli letteralmente da sotto il naso. Ma resta uno che compie tanti errori nella sua vita e deve pagarli.
Infatti, il ruolo di Frank, dato a DiCaprio, ha la stessa profondità di Carl Hanratty, l’agente Fbi sulle sue tracce, interpretato da Tom Hanks, in una lotta continua tra bene e male e un inseguimento che si protrae per anni, e in tutto il mondo.
Bello il finale, con Abagnale che passa dalla parte dei buoni e mette al loro servizio ciò che sa in truffe bancarie, una redenzione che gli viene proposta e che merita con scelte che lo rendono migliore.
Gran film, di cui vi consigliamo la visione, e che potete vedere stasera alle 21,18 su Iris.