Come salutare un 2020 che per molti è stato negativo? Ridendo a crepapelle per 50 minuti con Ciao 2020, un programma russo tutto recitato in italiano.
di Paolo Merenda
Nei giorni scorsi, su una pagina satirica che seguo, è stato postato il video di un Capodanno piuttosto particolare, Ciao 2020. Ho cominciato a vederlo per curiosità e, minuto dopo minuto, non ho staccato gli occhi dallo schermo fino alla fine. 50 minuti di televisione perfetta.
Ciao 2020 è la puntata speciale di Capodanno, interamente tradotta nei dialoghi in un italiano maccheronico, che ha realizzato il gruppo russo capitanato da Ivan Urgant, nel programma che porta il suo nome, Vecherniy Urgant appunto. Ospite dopo ospite, segmento dopo segmento, viene esaminata, distrutta e ricostruita la televisione italiana degli anni ‘80, con scollature vertiginose a favor di camera, battute a doppio senso e così via. L’estrazione dei numeri, ad esempio, fa molto Drive In, storico programma italiano che quanto a centimetri di pelle femminile esposta non andava per il sottile.
E gli ospiti? Ad esempio i Piccolo Grandi, che hanno cantato Mamma Maria dei Ricchi e Poveri, sono stati sensazionali. Certo, dietro l’imitazione, se così possiamo dire, dei Ricchi e Poveri si celavano i Little Big, che vantano una carriera di tutto rispetto. Bello tutto il segmento, anche il “regalo” fatto loro dal presentatore, Ivan Urgant che per l’occasione si trasforma in Giovanni Urganti. Che, fra l’altro, ha una somiglianza impressionante con un membro del team The Room, Andrea Baccassino, autore dei podcast Rrobba ti coma e apprezzato cantarettista e cabaregista.
La domanda che sorge spontanea in molti fruitori italiani (e direi che sono stati tanti, dato che il video vola verso i 5,2 milioni di visualizzazioni) è: ma davvero eravamo così?
Perché molte cose vengono perse nel ricordo, e resta solo la parte più poetica. Di Drive In, di cui Ciao 2020 attinge a piene mani, ricordiamo Ezio Greggio, Gianfranco D’Angelo, Lory Del Santo, Carmen Russo, o i segmenti più divertenti, come l’Asta Tosta! Oggetti tosti per tutti i gosti. Ma il creatore di Drive In, quell’Antonio Ricci che avrebbe bissato il successo inventando Striscia la Notizia, aveva dato in un certo senso il via a certi costumi succinti per le cameriere/vallette che, diciamoci la verità, a volte rimuoviamo ma, a far mente locale, teniamo in mente anche adesso, a più di 30 anni di distanza.
E Ciao 2020, va detto, a giudicare dai commenti è stato apprezzato dagli abitanti dello stivale proprio per la presa in giro che si trasforma in omaggio alla tv italiana. La linea sottile che passa dallo sfottò al denigrare una pagina di storia non viene mai superata, e lo studio dietro a questi 50 minuti di genialità dev’essere stato titanico. Quindi, risultato pienamente raggiunto.