Siete tristi perché le feste natalizie sono finite? Niente paura, oggi potete divertirvi incontrando un vecchio amico. Lasciate entrare Ascanio!

di Paolo Merenda

La canzone iraniana italianizzata Esce ma non mi rosica (conosciuta anche come Ehi, lascia entrare Ascanio), postata da Celestinocamicia a dicembre 2008 su YouTube, raggiunge oggi il tredicesimo anno in cui è online l’8 di gennaio, ovvero il giorno in cui secondo tradizione dovremmo lasciare entrare Ascanio. Ma cosa c’è dietro a uno dei tormentoni più vecchi del web, e considerato tra i video virali più longevi?

Partiamo innanzitutto dal pezzo, creato con il mondegreen, una tecnica che consiste nel cambiare le parole di un linguaggio con termini di un altro che foneticamente ricordano l’originale. Quindi la canzone Pariyah del 1986, del cantautore iraniano Shahram Shabpareh, il cui titolo significa Angelo (è, nell’originale, una canzone d’amore a una ragazza che lui cerca di conquistare superando i molti contendenti di quest’ultima), nel 2008 ha perso qualunque senso, acquistandone però uno dalla carica comica irresistibile, grazie al filmato YouTube. Tanto per fare un esempio, confrontiamo i versi dell’originale (tradotto fedelmente in italiano) alla versione italianizzata.

«Ehi, più bello tra gli angeli
non rimanere sola nel vicolo
I ragazzi del quartiere sono dei ladri
rubano il mio amore,
rubano il mio amore»

diventa

«Ehi, lascia entrare Ascanio
dall’8 di gennaio
perciò limarla è tosta
esce ma non mi rosica
esce ma non mi rosica».

In pratica, subito dopo «Ehi», il testo italiano parte per la tangente in modo spettacolare.

Oltre a un bel video, cosa ha reso meno di 5 minuti di filmato la base di un movimento che raccoglie decine di migliaia di persone l’anno nell’Ascanio Day, l’8 gennaio, subito dopo le feste natalizie? Una risposta vera non c’è, tanto che lo stesso Celestinocamicia, prima di creare e caricare Esce ma non mi rosica ci aveva provato con un’altra canzone, russa, ma senza raccogliere lo stesso successo. Invece, se la versione italianizzata della canzone di Shahram Shabpareh ha circa 3 milioni di visualizzazioni, l’originale, pur presente da dodici anni su YouTube, ne ha meno di un milione. Addirittura nel 2013 Shahram Shabpareh si è guadagnato un concerto in Italia, figlio del successo dell’Ascanio Day.

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Ma, a proposito, chi è Shahram Shabpareh? Come spesso accade, dietro una risata a cuor leggero si nasconde una storia ben più complessa. Il cantautore e musicista nato in Iran nel 1948, considerato il miglior batterista della storia del suo paese, ha venduto milioni di copie nel corso della carriera quarantennale (e ancora attiva). Ha scritto anche canzoni impegnate sul sociale, tanto che nel 1979, dopo la rivoluzione islamica che ha di fatto bandito la musica socialmente schierata in Iran, è andato via per non farvi più ritorno. Il richiamo di casa non l’ha mai abbandonato, però, dato che, stabilitosi a Los Angeles, appare regolarmente in tv con uno spettacolo chiamato, appunto, Diyar (Patria in lingua persiana).

Il 2018 è l’anno d’oro dell’Ascanio Day: i Nanowar of Steel, gruppo metal italiano che realizza cover e canzoni originali senza prendersi troppo sul serio (ma sono davvero bravi musicalmente, quello è sicuro), ha registrato una versione metal, tenendosi comunque fedele all’originale.

Inoltre, il gruppo di videomaker Le Coliche (che scimmiotta nel nome Le Comiche, storico film italiano), nello stesso anno ha lanciato un video con ospite Ascanio Pacelli, ex concorrente storico del Grande Fratello, che entra in casa loro l’8 gennaio, e nel salutarli dà appuntamento all’anno successivo, stesso giorno stesso posto.

Nel 2020, infine, a Persia’s got Talent, il cantante italo-spagnolo Walzer ha portato Pariyah. O meglio, Esce ma non mi rosica, proprio la versione italianizzata. Non ha passato le selezioni, ma ha avuto comunque i complimenti dei giudici per il look e il modo di porsi sul palco.

(Nell’immagine in evidenza, il gomitolo all’interno del quale non si dovrebbe urlare).

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