L.A. Confidential è uno di quei casi in cui il libro e il film sono molto simili, ma entrambi fantastici a modo loro.
James Ellroy è un autore di capolavori. Il suo romanzo probabilmente più celebre è L.A. Confidential, probabilmente anche in forza dell’esistenza del film e della sua innegabile gradevolezza estetica. Esistono tra libro e film somiglianze e differenze molto peculiari.
Una delle differenze principali è la lunghezza: per realizzare il film, gli sceneggiatori Brian Helgeland e Curtis Hanson (che è anche il regista) hanno dovuto dire addio a varie storyline, e così anche parti della trama e caratterizzazione dei personaggi sono stati accomodati in modo da risultare coerenti nella pellicola. Faccio un esempio che è un po’ caso limite: avete mai sentito parlare di Barney Stinson? No, non dico il personaggio interpretato da Neil Patrick Harris in How I Met Your Mother, ma lo spacciatore che nel romanzo L.A. Confidential appare in un paio di righe scritte in piccolo, per poi essere sepolto dalle varie trame di quest’opera immensa.
La struttura del film è invece rimasta sostanzialmente invariata. Hanson ha infatti abbracciato l’idea che il romanzo fosse costituito da parti narrate in modo abbastanza tradizionale, unite con documenti, articoli di giornale, verbali della polizia e simili. In pratica, la narrazione è condita da un apparato documentario verosimile, che porta il lettore a confrontarsi con continui cambi di registro stilistico – e questa è anche uno dei dettagli che rendono la scrittura di Ellroy tanto affascinante.
Naturalmente, quando si legge il libro, si finisce per identificare i personaggi con i bravissimi attori che hanno interpretato il film, e quindi con Guy Pierce, Russell Crowe, Kevin Spacey, Danny DeVito, Kim Basinger e James Cromwell. Soprattutto se il film lo si è visto tante e tante volte come me. Il che aiuta tantissimo, perché è un romanzo molto impegnativo, ci sono tanti personaggi i cui nomi e le caratterizzazioni vanno ricordate, e in questo il film appunto aiuto (anche se, come detto, non sono presenti tutti i personaggi del romanzo). Il mio consiglio, infatti, per coloro che affermano di aver trovato difficoltà a leggere il romanzo, è quello di vedere il film anche più volte, di affezionarsi ai personaggi e poi di ritrovarli piacevolmente nelle pagine del libro.
Ma di cosa parla il romanzo? L.A. Confidential prende più o meno spunto da fatti criminali realmente accaduti negli anni ’50 a Los Angeles. Il genio di Ellroy è stato quello di prendere questi spunti, mescolarli insieme e aggiungere vari ingredienti: la corruttibilità della polizia, il mondo del cinema, i tabloid scandalistici nonché una complessa storia di escort che somigliano alle dive dei film. In ogni personaggio di L.A. Confidential c’è un lato chiaro e uno scuro. A volte il divario racconta di bene e male, ma in alcuni casi riguarda invece ciò che si vede in superficie e ciò che è sommerso. Anche se il lettore o lo spettatore finiscono talvolta per parteggiare per uno di essi, in itinere capita di sorprendersi in maniera davvero inattesa.
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