Dai classici agli inediti di Ezechiele Leandro, la mostra Leandro 40 che si terrà a San Cesario di Lecce vuole dare nuova vita alle opere del maestro.
di Paolo Merenda
Nato dall’unione di Pietro Copani, direttore del castello di Copertino, Lorenzo Madaro, docente di storia dell’arte contemporanea dell’accademia di Belle arti di Catania, e Brizia Minerva, storica dell’arte al museo Castromediano di Lecce, nasce Leandro 40. Nuove intermittenze. Inediti, classici e testimonianze, sull’opera visiva di Ezechiele Leandro, pittore, scultore e poeta.
Dal 27 maggio al 30 giugno, tutti i pomeriggi dalle 18.30 alle 21.30 e solo su appuntamento, sarà possibile fare un giro nella mente del maestro attraverso quadri, istallazioni, sculture e suoi brani tratti da una pubblicazione, Penzieri e cunti, mentre si visita la mostra immersa al meglio in un ambiente, quello della distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce. Il luogo non è casuale, perché proprio in quel paese ha vissuto per lungo tempo Leandro, bistrattato in vita e a cui la mostra vuole dare almeno un po’ della ribalta artistica che merita. E per farlo non ci saranno solo i suoi lavori di una vita, ma anche contributi video e letture di alcuni brani del suo libro Penzieri e cunti. Due chicche saranno Lettera ai giovani, manoscritto inedito declamato da Mauro Marino, La stella matutina, altro inedito, letto da Agostino Aresu.
La mostra, promossa dall’associazione culturale Variarti e da Astragali Teatro, ha curato tutto fin nei dettagli. Sarà proiettato anche un video di Cosimo Pastore, con l’adattamento musicale de La poesia dell’acqua, realizzato da Enzo Marenaci, Tonio Panzera, Giuseppe Cristaldi e Silvia Boccadamo, e inoltre il reading di Giuseppe Semeraro, poeta e attore, fondatore della compagnia Principio Attivo Teatro, che leggerà Peppino e faraone, tratto dalla raccolta Penzieri e cunti.
Un modo per lasciarsi cullare dalla voce, dal tappeto musicale e dalle opere di Leandro, il quale sapeva bene quali materie utilizzare e cosa fare: proveniente da una famiglia modesta, ha fatto diversi lavori fisici, che gli hanno fatto conoscere i metalli con cui più tardi realizzerà alcune delle istallazioni che si possono vedere proprio nel corso della mostra. Su tela, invece, grandi forme antropomorfe, futuristiche e ipnotiche sono il biglietto da visita esteriore di quanto Ezechiele Leandro avesse dentro, della sua visione artistica che non si limitava a quadri o sculture, ma che permeava tutto il suo essere.
L’evento, nato da un ciclo di talk online tenutosi tra febbraio e marzo, sarà visitabile dietro prenotazione al numero 3278162848 o con una mail da mandare a variarti@gmail.com.