Prince ha legato il suo nome a numerosi successi, tra cui l’iconica Purple Rain, che vanta diversi omaggi, da quelli più seri a quelli di stampo comico ma altrettanto sinceri.

di Paolo Merenda

Quante volte vi sarà capitato di beccare per radio il passaggio di Purple Rain di Prince, pseudonimo di Prince Rogers Nelson (sì, Prince, Principe, era davvero parte del suo nome)? È facile lasciarsi cullare da un pezzo perfetto dall’inizio alla fine, ma la storia dietro la canzone è altrettanto interessante e varia.

Partiamo da una curiosità legata all’album Purple Rain, del 1984: una traccia del disco, Darling Nikki (rifatta nel tempo dai Foo Fighters con la benedizione di Prince, allora vivo), ha contribuito al movimento che ha portato al bollino Parental Advisory – Explicit Content, che molti amanti della musica conoscono (lungi dall’essere un deterrente all’acquisto per i più giovani, il bollino divenne una spinta all’ascolto).

Sull’onda del disco, nello stesso anno uscì nelle sale anche il film omonimo, con Albert Magnoli alla regia e protagonista lo stesso Prince, che vinse un premio Oscar per la colonna sonora originale. Prince, già giudicato intorno al trentesimo posto nelle classifiche come miglior artista, miglior cantante e miglior chitarrista di sempre (dalla rivista Rolling Stones), vanta quindi anche un Oscar.

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E perfino un disco d’oro, se parliamo del singolo Purple Rain nello specifico. La commistione tra rock e gospel appassionò mezzo mondo e rese lo strano miscuglio una nuova strada mai battuta prima a quei livelli. A riprova di ciò, dopo quasi 40 anni la forza e l’originalità restano intatte.

Qualche esempio può essere dato dagli omaggi realizzati dal 1984 a oggi: Pioggia viola, la traduzione letterale di Purple Rain, è il titolo di un singolo di Chiara Galiazzo del 2019. Ma soprattutto, il nome della canzone fittizia di Piero Scamarcio, uno dei personaggi di Emilio Solfrizzi, che con Antonio Stornaiolo fondò il duo comico pugliese Toti e Tata. Col personaggio del cantante neomelodico barese, Solfrizzi (che da allora ha avuto una brillante carriera) cantava queste cover comiche in cui, a ben vedere, semplicemente traduceva le parole, senza stravolgere più di tanto il senso. A perfezionare l’effetto comico ci pensava la sua bravura e il brio come cabarettista.

Nel 2024 Purple Rain arriverà alla veneranda età (per una canzone) di 40 anni. Quale sarà il suo nuovo traguardo?

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