Chissà quanti italiani hanno a casa le pentole di acciaio inox pubblicizzate da Giorgio Mastrota. Ma le televendite hanno pubblicizzato di tutto nel corso del tempo.
di Paolo Merenda
Se vi nomino il Gran Biscotto Rovagnati e non siete teenagers, chi vi viene in mente? Probabilmente Mike Bongiorno, lo stesso della pellicceria Annabella, oltre che ovviamente uno dei volti maggiormente noti della tv grazie a quiz iconici come Lascia o Raddoppia? e Telemike. Ciò accade perché nel corso del tempo la televendita è diventata un genere a sé, con Giorgio Mastrota e Roberto Da Crema sugli scudi. Roberto il Baffo e Mastrota, in particolare, non hanno avuto carriere diverse da quelle della vendita nei programmi televisivi. Per Giorgio Mastrota si registra il ruolo centrale nel film Cient’anne con Gigi D’Alessio, ma è l’unico lungometraggio in cui ha un ruolo accreditato, oltre che alcune conduzioni televisive.
Il meccanismo della televendita si fonda su un aspetto fondamentale: creare il bisogno, nel consumatore, di avere in casa l’oggetto di cui si tessono le lodi. A volte, ad esempio per un nuovo materasso o un set di pentole, chi vede la tv procede con l’acquisto perché ci pensava da tempo, ma in altri casi «affrettatevi, l’offerta scade tra due giorni» o «le linee sono intasate, state chiamando in tantissimi» (quest’ultima detta in un segmento registrato giorni prima) diventa il motivo per cui se altri sono interessati a un oggetto, questi diventa parte di uno status quo dal quale non si può rimanere esclusi.
Si è occupata di questo genere di pubblicità anche Nilla Pizzi, vincitrice del primo festival di Sanremo nel 1951, con l’indimenticabile Grazie dei fiori, e che nel 1952, quando era possibile partecipare con più canzoni, si classificò prima, seconda e terza, un record mai più raggiunto. Se anche un volto come il suo si è prestato alle televendite, non deve stupire che alcuni artisti meno quotati, ma di tutto rispetto, come Patrizia Rossetti, Davide Mengacci o Emanuela Folliero, dopo una carriera diversa, se ne occupino ora. Lo stesso vale per Alessia Mancini, o l’ex letterina Daniela Bello, fino a tre casi che meritano particolare attenzione.
La modella brasiliana, naturalizzata italiana, Juliana Moreira, dopo una carriera in Brasile venne notata da Antonio Ricci e portata in Italia. Le è mancato il passo successivo nonostante diversi programmi presentati: ha condotto ad esempio Matricole & Meteore nel 2010, esperienza particolare perché lo fece insieme a Nicola Savino, Digei Angelo e al pupazzo Uan, nelle insolite vesti di conduttore fuori dalla comfort zone di Bim Bum Bam. E proprio Bim Bum Bam ci porta al secondo caso, quello di Carlotta Brambilla Pisoni. La sua fortunata esperienza nel programma per bambini non ebbe mai seguito, e dire che furono numerosi i tentativi di rimanere sulla cresta dell’onda intorno al 1990. Quindi, con intelligenza e lungimiranza, si è dedicata anima e corpo alle televendite, diventando la versione femminile di Giorgio Mastrota.
Ultimo caso, Marco Columbro. Dopo una carriera invidiabile in televisione senza mai accantonare la sua passione, il teatro (ha recitato anche con Dario Fo), ormai in tv è presente per televendite e nei salotti come opinionista, mentre al teatro prosegue una carriera cominciata prima di quella televisiva.
Il filmato che segue non è una vera offerta, ma un video parodia di Giorgio Mastrota, pronto sempre a mettersi in gioco.