Un video del 1974 con Raffaella Carrà e Adriano Celentano ha riportato in auge (per l’ennesima volta) Prisencolinensinainciusol, canzone tra le più conosciute di Celentano stesso.

di Paolo Merenda

La portata dei social network, e dei suoi utenti, è davvero infinita. Nel 2015 è capitato ad esempio che nel wrestling una superstar in rampa di lancio, Zahra Schreiber, sia stata prima fermata e poi licenziata. Come mai? Improvvisamente sotto i riflettori, i suoi profili social sono stati presi d’assalto dai fan, che andando a ritroso fino ai primissimi post, quando la Schreiber nemmeno ci pensava a diventare una wrestler, hanno trovato una foto che conteneva anche una svastica. I (vecchissimi) commenti non alleggerivano la sua posizione e quindi venne definita inappropriata per la Wwe, che interruppe i rapporti lavorativi.

Ovviamente i social non vengono usati solo per questi motivi poco nobili (pure se una maggiore cultura nel buon utilizzo non sarebbe male), ma anche per riscoprire perle che ormai sembravano perdute. È accaduto con Prisencolinensinainciusol, una delle canzoni più importanti nella carriera di Adriano Celentano, e a un video in cui la interpreta con Raffaella Carrà.

Ma, innanzi tutto, cosa significa Prisencolinensinainciusol? In poche parole, niente, e sì che ci hanno provato esperti di lingue per decifrare tutto il testo. Il pezzo del 1972 è nato come una ribellione alle convenzioni, e Celentano, il molleggiato, ha semplicemente messo in fila parole dalla vaga somiglianza anglofona, in una tecnica che si chiama glossolalia, ovvero parlare un’altra lingua pur non conoscendola affatto, con risultati quasi comici.

Piuttosto difficile da comprendere appieno, in tutti i sensi, e non stupì quando, 49 anni fa, venne snobbata in Italia ma colta e portata in trionfo in alcune altre nazioni. Nel 1974, due anni dopo, Adriano Celentano fece qualche passaggio televisivo con Prisencolinensinainciusol, tra cui su Formula due e Milleluci. Proprio in quest’ultimo programma, presentato da Mina e Raffaella Carrà, l’esibizione riguardò anche la sex symbol del momento, l’appena trentenne Carrà, che fece quantomeno conoscere agli italiani la canzone.

Facciamo un salto avanti di quasi mezzo secolo, per la precisione di 47 anni. Il 26 novembre scorso, infatti, Harriet Mould, direttrice di un museo in Scozia, condivide il video del programma Milleluci, ed è l’apoteosi: circa 5 milioni di visualizzazioni, quasi 200.000 reazioni per un reperto storico, è il caso di dirlo, arrivato a chiunque per l’ennesima volta.

I complimenti sono arrivati da personalità come Neil Gaiman, autore di Sandman tra gli altri capolavori in fumetto, e Mark Frost, creatore di Twin Peaks, che definisce Celentano “un genio”. Il pezzo viene definito il primo rap nella storia italiana e, grazie al tam tam dei social, è anche tornato nelle classifiche dei singoli più venduti.

E ora, per chi se lo fosse perso, ecco il video in cui due icone dell’epoca interagiscono al massimo del loro splendore. Il caschetto biondo di Raffaella Carrà e il Molleggiato sono inconfondibili.

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