Saluto la fine dell’estate leggendo “L’assassino” di Silvano Agosti, racconto che fa parte di una trilogia ma già in senso assoluto molto interessante.

È stata un’estate terribile per me. L’ultima disavventura ve la racconterò nei prossimi giorni e in effetti è la più lieve che mi sia capitata, una fine che in realtà è un nuovo inizio.

Un amico è stato al Cinema Azzurro Scipioni di Roma e mi ha portato questo spettacolare racconto di Silvano Agosti, cineasta nel senso più ampio del termine, che si è perfettamente adattato alle mie riflessioni di questi mesi. Il racconto si chiama L’assassino e parla di un assassino (lapalissiano, no? non vi dico molto perché credo valga la pena di lasciarvelo leggere da soli). Però contiene interessanti dissertazioni sulla morte, sul potere e anche sull’amore. Quando leggo queste cose provo una grande invidia: da un lato leggo delle cose che mi sarebbe piaciuto scrivere io, dall’altro vedo un autore che ha saputo essere un grandissimo esponente della cultura italiana in un campo che avrei voluto percorrere.

Ma forse è troppo tardi per i sogni. È troppo tardi?

Non lo so, ma continuiamo a provarci. Così TheRoom cambia un po’. Non lo so se questo si tradurrà in un cambio di veste grafica. Sicuramente ci sarà un cambio di rotta. Finora abbiamo cercato di fare delle cose con originalità, non so se ci siamo riusciti fino in fondo, ma comunque avevamo una linea che molti inseguono anche se non con gli stessi contenuti.

E quindi proviamo qualcos’altro. Ma senza rinunciare a leggere libri per voi, scrivere delle riflessioni sulla cultura e ampliare naturalmente il nostro spazio podcast (e torniamo a invitarvi a inviarci le vostre poesie e racconti in formato audio). Intanto vi consigliamo L’assassino di Silvano Agosti. Perché anche in un’estate terribile come quella trascorsa da alcuni di noi, c’è sempre spazio per qualcosa di bello, che ti fa sentire di nuovo un essere umano.

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