Il re del pop, Michael Jackson, è sempre stato propenso a duetti di qualità. Mick Jagger, Paul McCartney e Freddie Mercury hanno firmato con lui tre canzoni da ascoltare e riascoltare.

Spesso i pezzi cantati in duetto tra artisti davvero famosi quasi non hanno bisogno di promozione, data la curiosità dei fan di sentire cosa esce fuori dall’unione tra stelle di primo livello. E se uno dei due è Michael Jackson, considerato unanimemente tra i cantanti più celebri della storia (e nel 1990 insignito del titolo di Artista del decennio dal presidente George W. Bush senior in persona), tutto ciò che viene registrato diventa oggetto di culto.

In ordine puramente temporale (perché dire chi sia meglio dei tre è come scegliere se sia più buona una torta sacher dell’Hotel Sacher di Vienna o la pasta al forno della mamma, ovvero non sono comparabili) si può partire da Say Say Say con Paul McCartney. Il cantante dei Beatles è stato molto amico del re del pop: nel 1979 per lanciargli la carriera da solista aveva scritto una canzone, Girlfriend, poi nel 1982 insieme incisero The Girl Is Mine, contenuta nell’album Thriller di Jacko, e appunto Say Say Say, che invece uscì in Pipes of Peace, di McCartney, del 1983.

La storia più interessante è legata al costoso videoclip (500.000 dollari il budget) del 1983, in cui i giovani Mac e Jack sono dei truffatori nel vecchio West, che distraggono il pubblico con degli spettacoli di danza. Non manca la sorpresa finale, che ribalta i loro ruoli, quando vanno in un orfanotrofio. Di interessante c’è la location scelta, a pochi minuti dal Sycamore Valley Ranch, quando Michael Jackson era alla ricerca di un posto in cui andare ad abitare, dato che incredibilmente viveva ancora con i suoi, seppur in una megavilla con comfort di tutti i tipi. Il Sycamore non è altri che il futuro Neverland Valley Ranch, di cui Jackson si innamorò proprio durante le riprese di Say Say Say, anche se riuscì ad acquistarlo solo nel 1988.

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State of Shock è la collaborazione tra Mick Jagger, iconico frontman dei Rolling Stones, e il re del pop, e risale al 1983 circa, anche se uscì sull’album Victory del 1984. Victory è dei Jackson 5, ma State of Shock viene cantata solo da Jackson e Jagger, per un duetto fortemente voluto, seppur all’inizio casuale: il biennio 1982-1983 ha segnato anche la vicinanza artistica tra Jacko e Freddie Mercury, e State of Shock era stata all’inizio pensata per il nativo di Zanzibar. Però, con molta carne a cuocere e un altro pezzo da registrare, venne scelto Mick Jagger perché altrettanto nelle corde del pezzo.

La canzone su cui Jackson e Freddie Mercury, cantante dei Queen, stavano lavorando, era There Must Be More To Life Than This. Ha segnato un passo importante per la carriera di entrambi, nonché un graditissimo regalo postumo ai fan: There Must Be More To Life Than This è uscita per la prima volta nel 1985, sull’album Mr. Bad Guy, primo solista per il cantante britannico naturalizzato, ma che vanta origini parsi e indiane. Per poter ascoltare la versione in duetto, i fan hanno dovuto aspettare il 2014, quando ormai i due erano già venuti a mancare, ed è apparsa nella raccolta Queen Forever. I bootleg, la demo e la parte vocale di Michael Jackson erano stati già rubati e messi in rete da anni, ma il prodotto finito merita molto più delle prove che ancora adesso si possono trovare in giro, se si sa su quali siti cercare.

In pratica, abbiamo tre pezzi incisi tra il 1982 e il 1983, e tutti con artisti inglesi o naturalizzati tali. E sapete quale altro brano e duetto inglese risale allo stesso periodo? Under pressure, Mercury e David Bowie. Direi che l’Inghilterra dei primi anni ‘80 è stato un bel periodo e un bel posto per fare musica, magari in duetto.

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