Il 14 e il 15 maggio tornerà a Parete, dopo l’assenza forzata dovuta alla pandemia, la Festa della Fragola, giunta ormai all’ottava edizione. E lo farà con un nome di assoluto prestigio, Tony Tammaro, voluto fortemente dagli organizzatori dell’associazione La Tenda.

di Paolo Merenda

C’è da dire che il settore spettacoli stava crescendo nel piccolo paese casertano, tanto che nell’estate del 2019, l’ultimo grande evento a Parete, l’Ecosummer Festival, fu un’occasione per grandi nomi. Nella stessa sera, si esibirono infatti Margherita Vicario, attrice per Woody Allen, cantante e artista a tutto tondo, e Nada, cantautrice che non ha bisogno di presentazioni. Poi, il Covid, i lockdown, oltre ovviamente alle tristi scomparse di tanti uomini e donne colpiti dal virus.

Ma ora che tutto sembra sotto controllo, la Festa della Fragola torna in grande stile. Non solo Tony Tammaro il 14 (e il 15 lo stand up comedy di Filippo Giardina, comico e autore televisivo per la Rai), ma anche degustazioni di prelibatezze a base della fragola di Parete, prodotto distribuito in tutta Italia.

Inutile, però, nascondere il fatto che il concerto di Vincenzo Sarnelli, in arte Tony Tammaro, sarà il punto forte. Cantante che ha visto la sua carriera in crescita dal 1989 in poi, con l’ultimo album, Tokio Londra Scalea, del 2015, il tour tocca appunto Londra, ma anche la Spagna, grazie a pezzi come ‘A birr, quasi da opera lirica, e Talent Show, molto più elettronico rispetto ai ritmi sonori ai quali ci ha abituato Tony Tammaro. Senza dimenticare i pezzi storici, come Supersantos, Se potrei avere te e Patrizia, presenti nella scaletta dei suoi tour. Ma Tony Tammaro non ha disdegnato numerosi altri settori dello spettacolo, come la scrittura: è del 1991 Il Manuale del Giovane Tamarro, mentre nel 2020, in piena pandemia, ha pubblicato un libro scritto a quattro mani con lo psicologo Ignazio Senatore. Io, Tony Tammaro. Antidepressivo naturale (senza effetti collaterali) è molto più intimistico e presenta l’uomo Vincenzo Sarnelli dietro il personaggio Tony Tammaro.

Sulla sua presenza a Parete e sulla festa, Luigi Verrengia, vice presidente dell’associazione La Tenda, è entusiasta:

Il punto di forza della manifestazione è sicuramente la creatività che ruota intorno al prodotto della fragola. Creatività che quest’anno sarà accompagnata dalle esilaranti performance di Tony Tammaro, pietra miliare del divertimento campano.

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Tony Tammaro ha anche rilasciato un’intervista per The Room, in cui parla del modo in cui fa musica e dei suoi amori artistici.

Da Patrizia con la famosa frittata di maccheroni a Fornacella con i carciofi arrosto, passando dalle partite infinite col Super Santos che puntualmente rompeva la finestra del vicino di casa, molti simboli di una vita verace dei quartieri sono finiti nei tuoi pezzi. Quanto attingi alla vita vera quando scrivi una canzone?

Attingo tantissimo. Fino a qualche anno fa avevo una vespa e mi spostavo da quartiere a quartiere nella città di Napoli a caccia di soggetti per scrivere canzoni. Oggi mi muovo in provincia e continuo a fare lo stesso lavoro.

Dal 1989, con l’album d’esordio, Prima cassetta di musica tamarra, che conteneva il successo Patrizia, sei rimasto tra l’altro fedele al napoletano, ma ciò non ti ha precluso un meritatissimo successo nazionale e concerti all’estero. È qualcosa che ti aspettavi accadesse o ci sono stati momenti in cui pensavi di non farcela?

Ho sempre vissuto questa carriera col distacco di chi sa che prima o poi potrebbe finire. Non mi sarei mai aspettato che durasse così tanto. In effetti, far ridere paga. Ridere è una cosa che travalica i ceti sociali e le fasce d’età. Riguardo al napoletano, scrivere in napoletano è più semplice che scrivere in italiano, sia per questione di rime che di metrica.

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Scrittore, cantante, speaker radiofonico, attore, personaggio televisivo. In quasi 35 anni di carriera hai esplorato molte strade del mondo artistico. Quale di queste porti più nel cuore e quale sarà il prossimo obiettivo?

Ho giocato da jolly in quasi tutti i ruoli del settore “spettacolo”. Da ragazzo ho lavorato anche come fonico e come DJ. In ogni modo, di tutti questi ruoli, quelli che più mi entusiasmano, sono lo stare su un palco o davanti a un microfono in radio.

Non sei il primo che mi dice di preferire il lavoro in radio, oltre ovviamente ai concerti, su cui torneremo nella prossima domanda. Secondo te, qual è il motivo di questo amore per la radio?

La radio ha un fascino tutto suo. È più misteriosa della televisione. Quando le persone (e lo speaker) sanno di non essere visti, si aprono, si rivelano, giocano di fantasia. Il programma più bello che ho fatto era su Radio Marte e andava in onda di notte. Si chiamava: “SottoTony” e lì gli ascoltatori che telefonavano dicevano cose che in tv o nella vita di tutti i giorni non avrebbero mai detto. È stata un’esperienza umana incredibile!

Passando quindi ai concerti, il 14 maggio ti esibirai alla Festa della Fragola a Parete, kermesse di degustazione importante e ormai ben radicata nel territorio. Quanto sono importanti per il pubblico e per gli addetti ai lavori questi eventi, specialmente i concerti, dopo due anni di assenza?

Nei primi concerti che ho fatto nel 2022, ho notato ancora più entusiasmo di quanto ce ne fosse prima. Dopo una fortunata esibizione di un mese fa, un signore mi disse: “Avevamo due anni di risate arretrate”. È proprio così.