Nel giorno dell’anniversario di Andy Warhol, pubblichiamo questa poesia, il cui titolo si ispira a un brano dei Velvet Underground, contenuto in quell’album la cui copertina fu disegnata da Warhol.
di Cesare Minutello
ombre d’incendi impagliati a zonzo
nella piazza dalla lisca in gola
dove predatori e parassiti ci strappano i denti
e noi a luci incrinate cazzeggiando al caffè
posando la Steckin il Che dice
<La durezza di questi tempi
non ci deve far perdere la tenerezza>
e davvero so che le nacchere di mitraglia
sono un capitolo chiuso
estranei ai birilli da bowling
s’impennano i versi di Amelia
convolando a nozze con le farfalle
“il mondo è sottile e piano:
pochi elefanti vi girano, ottusi”
sei arrivata tu a rimboschire l’età
al centro del salato che accresce la sete
con l’allegria di sfiorarsi le dita
quel tuo riavviarti i capelli
nel rimboccare le coperte come una madre
mentre parlo a vanvera del frenetico frinire