Bao Publishing rimette in commercio Venerdì 12, saga tragicomica di Leo Ortolani sulle rotture sentimentali.
Non so quante volte ho letto e riletto Venerdì 12. È una di quelle opere che trovo confortanti, che mi danno delle risposte e al tempo stesso mi alleggeriscono l’umore. Da un po’ di tempo però, il volume che ho io, e che era edito da Panini, è praticamente introvabile. Esaurito. Una cosa che mi dispiaceva molto, tanto più che negli anni ho regalato questo libro a diverse persone a cui tenevo.
La buona notizia è che Bao Publishing, la casa editrice che ha pubblicato i volumi di ZeroCalcare e nel cui catalogo figurano di Leo Ortolani libri come Il buio in sala, Il buio colpisce ancora, Oh! Il libro delle meraviglie, Due figlie e altri animali feroci e Cinzia, metterà in commercio dal primo ottobre una ristampa di Venerdì 12 con una magnifica veste grafica, la copertina rigida, e naturalmente le avventure di Aldo e Giuda all’interno.
Perché qualcuno dovrebbe comprare e leggere Venerdì 12? Perché è una storia ironica e senza tempo su un argomento che forse interessa tutti: cosa si diventa quando chi amiamo ci lascia. Nella storia, Aldo è stato lasciato dalla superficiale ma bellissima Bedelia, trasformandosi in un mostro. È una chiara metafora di come noi vediamo noi stessi dopo una rottura: diventiamo degli orribili eremiti, gli amici scompaiono e noi cerchiamo di fare qualunque cosa pur di uscire dal circolo vizioso, voltare pagina. Anche se sulle pareti delle nostre menti è sempre appeso il quadro spietato della nostra ex che ce la mostra in tutto il suo fascino.
Venerdì 12, dicevamo, è una metafora: Aldo crede di essere diventato un mostro – ma in realtà la maledizione è fuori di lui, non dentro – indossa la maschera del film Venerdì 13 ma non riesce, naturalmente, a diventare sul serio un essere orribile. Come ne Il fantasma dell’opera prende a suonare l’organo, anche se con scarso successo, e sono numerose le citazioni presenti nell’opera di Ortolani. Ma ciò che emerge con maggiore forza è la capacità dell’autore di rileggere la realtà con ironia, di raccontare tutto quello che abbiamo quotidianamente sotto il naso e farci notare quanto sia grottesco e privo di senso.
C’è una vasta parte di opere parodiche nella bibliografia di Ortolani (Ratto, Il grande Magazzi, Star Rats, Il Signore dei Ratti, Avarat, Allen, Ratolik, La lunga notte dell’ispettore Merlo, 299+1), ma Venerdì 12 è sicuramente la sua opera più importante, sia per il suo carattere universale sia per la sua estensione – non a caso, la nuova ristampa consterà di quasi 400 pagine che saranno composte non solo dalle tavole della storia, ma anche da illustrazioni e magari studi sui personaggi, anche se per vedere il volume dovremo appunto attendere ottobre. Insomma, noi vi consigliamo di prenotarla, acquistarla e tenerla sempre con voi per i momenti di sconforto. Soprattutto quando verrete impietosamente mollati.