Due libri complementari di Zerocalcare offrono uno spaccato sulla vita dei trentenni nei difficili tempi odierni.
di Paolo Merenda
Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, è un fumettista italiano che si contende con Leo Ortolani la palma di migliore tra i contemporanei in Italia. È un testa a testa continuo, e a ogni opera si superano a vicenda (come quando Leo Ortolani ha dato alle stampe Cinzia, una battuta fuoricampo, per usare un termine legato al baseball). Ma i due volumi che compongono l’opera Macerie prime, di Zerocalcare, è un lancio altrettanto potente. Pochi fumetti, ma anche pochi libri in generale, hanno narrato meglio di così il senso di precarietà che avvertono i trentenni e i quarantenni oggi.
La trama è davvero bella, tutto si incastra alla perfezione. Tutto comincia con il matrimonio di Cinghiale. Ora, per chi non segue la produzione di Zerocalcare, l’amico Cinghiale è quello meno adatto al matrimonio di tutti, eppure dopo anni che il gruppo di amici non si rivedono, Cinghiale li fa unire come invitati al matrimonio, ed è per tutti l’occasione che straccia il telone e li mette di fronte al fatto che sono cresciuti, ma sono ancora, chi più chi meno, precari. Negli affetti o nel lavoro (o entrambi), ma sono accomunati dalla precarietà. Al contempo, però, ripensano a quando erano giovani e facevano baldoria fino a notte fonda, e a volte fino al mattino successivo.
Insomma, il sorriso che strappa il ricordo dei venti anni, uniti alla malinconia di ripensarci quando si è sui trenta e oltre, e la paura di pensare a come si sarà verso i quaranta, a quali speranze può offrire ciò che verrà. Passato, presente e futuro che lascia macerie, ed è una poesia che Zerocalcare sa recitare bene.
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Passando al secondo volume, Macerie prime – Sei mesi dopo, di nuovo ottimo l’incipit, con Cinghiale, già improbabile sposo, che diventa improbabile padre. Un terremoto per un giovane che pensava solo “a scopàààà”, che si trova marito e padre, ma ancora precario. Il progetto lavorativo che il gruppo di amici fa insieme per risollevare le sorti di tutti va avanti tra mille difficoltà e ripensamenti, ma anche quando sembra fermarsi, la volontà tra di loro di essere amici e aiutarsi, non la fa fallire mai.
Oh, non sto dimenticando che Zerocalcare fa ridere, eh? Quello è assodato, battute geniali da far sbellicare, ma come sempre c’è molto di più nei suoi libri ed è giusto farlo notare. Comunque, sì, fa ridere tantissimo.
Una nota interessante: i titoli, Macerie prime e Macerie prime – Sei mesi dopo, fanno riferimento appunto a eventi distanziati da sei mesi. Ebbene, la Bao Publishing, casa editrice che ha pubblicato praticamente tutto di Zerocalcare, li ha lanciati nel novembre del 2017 e nel maggio del 2018, appunto sei mesi. Ottima cura dei particolari.
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