Chi chiamerai se vuoi vedere uno dei migliori film della storia? Ivan Reitman, regista di Ghostbusters, pellicola che da 36 anni fa parlare di sé.
di Paolo Merenda
Alcuni film hanno un’idea alla base che non solo è potente, ma che non perde appeal sul pubblico nel corso degli anni e dei decenni. È il caso di Ghostbusters – Acchiappafantasmi del 1984, per la regia di Ivan Reitman, già dietro la macchina da presa per I gemelli e Junior, con entrambi i lavori che fanno parte del sodalizio tra Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito. Un gruppo di scienziati al lavoro su un coraggioso progetto di parapsicologia affrontano non poche difficoltà, fino a quando vengono cacciati dall’università e con i risparmi di una vita riescono a mettere su una piccola ditta ancora più coraggiosa: diventano infatti degli acchiappafantasmi, con tanto di attrezzatura che riesca a bloccare gli ectoplasmi che incontrano sui “luoghi di lavoro” e un’automobile riconoscibilissima e che fa parte anch’essa della storia. I clienti, di norma altolocati date le tariffe dei quattro, non mancano, ma comincia a delinearsi un sinistro disegno dietro ai casi che seguono.
Lo sviluppo della trama è molto fedele ai lavori degli anni ’80, va detto, con il classico mostro finale, o i personaggi, nella fattispecie quattro scienziati, che sono d’accordo sull’idea di fondo ma hanno piccole divergenze quotidiane che creano molte situazioni leggere e divertenti, e così via. E quindi, come mai questo, rispetto ad altri film, è diventato un punto di riferimento da allora? Non credo ci sia un motivo preciso, ma una correlazione di cause, a partire dalla trama paranormale su una commedia che ha sempre i suoi aficionados.
Bella anche la scelta del cast, comunque: i quattro acchiappafantasmi sono il sempre fantastico Bill Murray, Ernie Hudson, Dan Aykroyd e il compianto Harold Ramis, con gli ultimi due che hanno firmato anche la sceneggiatura del film. Gli stessi volti li troviamo anche in The Real Ghostbusters, cartone animato che prese il via nel 1986, traendo spunto proprio dalla pellicola, tanto che gli autori sono sempre Aykroyd e Ramis. Una differenza sostanziale è che nell’anime, Slimer, fantasmino verde che si vede nelle prime scene del film, è un loro aiutante, tanto da far cambiare a un certo punto nome al cartone in Slimer and the real ghostbusters.
Il modo in cui ha fatto presa sul pubblico non ha portato solo a un cartone: è del 1989 Ghostbusters II, e ancora 2016 il reboot con cast al femminile, dall’omonimo titolo Ghostbusters. Non avendo raccolto lo stesso successo, ha spinto Dan Aykroyd a parlare del nuovo progetto, Ghostbusters Legacy, che difatti uscirà nel 2021. Bello l’omaggio che già si intuisce dai trailer, dato che si muoverà intorno ai nipoti di Harold Ramis, ovvero Egon, l’unico dei quattro che non c’è più.
E ricordate sempre: come dice Venkman
«Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sì!»