Prima degli influencer, prima della musica moderna, prima di qualunque cosa possiate immaginare… C’era Gianni Morandi, l’idolo del web.
di Paolo Merenda
Forse tra gli influencer meno giovani al mondo, il cantante Gianni Morandi, autore di successi che hanno cavalcato i decenni, negli ultimi anni si è reinventato icona del web grazie a un profilo Instagram da un milione e 200 mila follower e una pagina Facebook da oltre tre milioni di fan.
Sui suoi canali social troviamo praticamente tutta la sua vita, dalla passione per la corsa, per nulla frenata da queste rigide temperature invernali, al buon cibo. In uno dei post più recenti, del 29 novembre, scherza con uno dei tormentoni a lui legati, la grandezza delle mani: si fa fotografare con tre grosse arance per mano, davanti a una cesta di arance di Ribera, un regalo che a quanto pare ha molto apprezzato.
Uno dei motivi di maggior successo è aver creato un seguito anche giornalistico intorno a ogni cosa che fa: per l’8 dicembre, come si evince dalle fotografie postate, è stato a Spello, in Umbria, per qualche giorno di relax. Ebbene, già nella sezione notizie su Google, si moltiplicano gli articoli online legati alla minivacanza.
Ma, appunto, le foto: chi le scatta? Come i suoi fan ormai sanno a memoria, sono quasi tutte “Foto di Anna”, la moglie che lo segue nella follia continua di artista poliedrico e completo. Particolarmente significativi gli incontri, di cui a volte posta testimonianze: in occasione della scomparsa di Sean Connery, ha infatti salutato l’attore con un vecchio scatto, fatto a margine di una partita di beneficenza, con lo stesso Connery e… Pelè. Uno dei massimi esponenti di tutti i tempi del calcio è tra le persone che Morandi ha incontrato nella sua carriera.
Su Facebook non mancano battute e sfottò, anche attraverso pagine che lo osannano usando l’ironia: è il caso di Gianni il malvagio. Un esempio su tutti: tornando alla fotografia con le arance, ne viene stravolto il significato e quindi, in mano, i sei frutti arancioni diventano le sfere del drago, che unite a quelle nella cassetta gli permetteranno di evocare il gigantesco drago Shenron che si può ammirare nel cartone Dragon Ball.
Ma chi è Gianni Morandi? Magari qualcuno si ferma solo alle pagine social e a qualche canzone ascoltata su Spotify, ma il cantautore emiliano, classe 1944, ha una storia di tutto rispetto. Oltre ad aver presentato il Festival di Sanremo due anni consecutivi, ha venduto 50 milioni di dischi nel mondo e già il suo brano d’esordio, del 1962, è storia: Andavo a cento all’ora, un pezzo che è un cavallo di battaglia (tranne in questo sfortunato periodo di Covid) nei suoi concerti. Entro il 1966, aveva già registrato e pubblicato altri tre pezzi storici, nell’ordine Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte (1962), In ginocchio da te (1964) e Non son degno di te (1966). Del 1964 la prima tournée estera, più di un mese in Giappone. Insomma, un inizio sfolgorante e che mostra fin da subito di che stoffa è fatto il ragazzino allora ventenne. Adesso, a 58 anni dal suo esordio musicale, tra una partecipazione ai videoclip di Rovazzi e un saluto al pubblico attraverso i social, non vede l’ora che la pandemia finisca per calcare di nuovo i palchi tutt’Italia e non solo. E con lui la moltitudine dei fan.
Nella foto in evidenza il latte che bisognava farsi mandare dalla mamma a prendere.