Non solo ruoli facili o specchietti per le allodole (leggasi: cambio del peso corporeo) per Christian Bale: l’attore si è dimostrato infatti molto eclettico nelle doti recitative.
di Paolo Merenda
Forse la peculiarità maggiore di Christian Bale è il suo cambio di peso e forma fisica per interpretare i film, ma questo a volte mette in ombra le interpretazioni stesse, anche di pellicole in cui è 80 chili circa, il suo peso usuale (qualunque cosa possa voler dire per l’attore britannico, che per esigenze lavorative nel film in cui pesa di più, American Hustle, è il doppio di quello in cui pesa di meno, L’uomo senza sonno).
Infatti, pensateci, perché il premio Oscar 2011 è un attore così apprezzato? Forse non tutti sanno che per poco non è scomparso nella nebbia. Andiamo a fare un breve excursus attraverso 9 tappe della sua carriera, in ordine cronologico. Non ci sono le sue interpretazioni dell’iconico personaggio di Batman o nel quarto film del franchise Terminator, vogliate scusarmi. Vi basti sapere che ho visto più volte la trilogia del Cavaliere Oscuro, i tre lavori in cui Christian Bale interpreta l’uomo pipistrello, non a caso diretto da quel genio di Christopher Nolan, e tutta la saga di Terminator, tra cui Salvation, ma per mostrare la sua carriera ho preferito associare opere di successo ad altre più di nicchia, diciamo così.
Velvet Goldmine (1998)
Qui, a soli 24 anni (Christian Bale è infatti nato nel 1974), interpreta il primo ruolo di spessore, quello di un giornalista sulle tracce di un famoso cantante del glam rock scomparso dalle scene dopo aver inscenato una finta morte sul palco, durante un seguitissimo concerto. La mimica facciale, i gesti, già fanno intuire quanto sia bravo a calarsi nei personaggi, e il fatto di lavorare su una sceneggiatura che vede nel cantante rock svariati echi di David Bowie lo ha aiutato ad arrivare a un pubblico più ampio. (La foto in evidenza è ispirata al look del glam rock).
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 58%
American Psycho (2000)
Questa è una pellicola particolare, ma senz’altro la sceneggiatura, basata su un libro di Bret Easton Ellis, e la presenza sullo schermo di Jared Leto, Willem Dafoe, Justin Theroux e ovviamente Bale che brilla più di tutti come protagonista, lo ha messo nei radar di Hollywood. Il personaggio di Patrick Bateman, con eccessi su qualunque livello, gli ha portato i complimenti di molti addetti ai lavori. Per capire quanto sia camaleontico basti pensare che Bale proprio American non è, dato che è gallese, ma già dalla sua infanzia è stato un po’ cittadino del mondo.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 70%
Equilibrium (2002)
Ecco di cosa parlavo, nel dire che stava per perdersi. Film distopico partito sotto i migliori auspici, ma rivelatosi un flop tra gli addetti ai lavori e al botteghino, stava per inghiottire tutti quelli che vi hanno partecipato. Chi salvò capra e cavoli? Ovviamente quel fuoriclasse di Christian Bale. Accadde che diventò un cult tra gli appassionati, che all’inizio seguivano solo Preston, il cleric interpretato da Bale, ricreando perfino il personaggio sui videogiochi. Però questo fu un traino per tutti gli altri e non segnò la fine di molti di loro.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 41%
L’uomo senza sonno (2004)
La scossa successiva a una carriera che aveva bisogno di ripartire la diede lo stesso Bale, che per L’uomo senza sonno perse quasi 30 chili, arrivando a 54. «Se fossi un po’ più magro non esisteresti» gli viene detto da un altro personaggio. Ma, peso a parte, le vicende sono davvero intricate e portate avanti dalle espressioni del britannico che da sole valgono scene intere.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 77%
The Prestige (2006)
Non lo faccio apposta a parlare di un film ogni due anni, è che per lunghi periodi ne ha fatti un sacco, prima di rallentare, per modo di dire, in tempi recenti. In The Prestige, Christian Bale non cambia peso, ma si sdoppia. La trama thriller lo vede in due ruoli distinti, dei gemelli che con la loro somiglianza compiono un numero di magia che porta gloria e onori. Ma un mago avversario si rivolge a Nikola Tesla per replicare il trucco dell’odiato rivale. Il cast? Christian Bale, Hugh Jackman, Michael Caine, Scarlett Johansson e Rebecca Hall. Volete di più? Il regista è Christopher Nolan. Ancora? Siete incontentabili… E va bene, Nikola Tesla è interpretato dall’immortale David Bowie.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 76%
(Occhio al video, contiene lo spoiler degli spoiler).
The Fighter (2010)
Bale torna a dimagrire per ricoprire un ruolo da comprimario che gli varrà un Oscar. Lo sguardo fa già capire come l’attore non abbia solo interpretato il rachitico pugile in pensione Dicky Eklund, ma si sia trasformato in lui, magari dopo averlo incontrato e conosciuto. Difatti tutto è basato su una storia vera, e sulla voglia di rivalsa di Dicky e del suo fratellastro, Micky Ward, pugile a sua volta.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 90%
American Hustle – L’apparenza inganna (2013)
Se ne L’uomo senza sonno il nostro Bale era 54 chili, qui ne pesa 104. Una bella differenza, anche nel genere di trama, più leggera e con qualche battuta di tanto in tanto. La vita agiata del protagonista è dovuta a movimenti economici non sempre cristallini, e ciò si trasforma, lungo la pellicola, in comportamenti sopra le righe ben interpretati. Nel cast anche Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Amy Adams e Robert De Niro.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 92%
La grande scommessa (2015)
Nel mondo della Borsa bisogna essere ligi, con un completo blu scuro e il look in perfetto ordine? Certamente aiuta, ma La grande scommessa dimostra di come ci possa essere genio e sregolatezza dappertutto, anche perché le vicende si basano su persone ed eventi reali. Grandi nomi come Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt accompagnano Bale nelle sue intuizioni su come guadagnare in borsa da un evento nefasto che pronostica quasi due anni prima, e su cui nessuno fa nulla perché ormai, pur mancando molto tempo, la pietra sta già rotolando. Il crollo (che c’è stato realmente) del mercato nel 2007 e ha portato alla crisi in cui ci troviamo viene sviscerato in un libro da cui è stato tratto questo film dal ritmo veloce e avvincente.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 88%
Vice – L’uomo nell’ombra (2018)
Il regista Adam McKay, dopo aver diretto Bale e Carell per La grande scommessa, li richiama tre anni dopo per l’opera sulla vita politica di Dick Cheney piena di luci e soprattutto di ombre, che lo ha portato a diventare vicepresidente degli Stati Uniti. Ha dovuto ovviamente trasformarsi nel politico, forma fisica compresa. E quindi è di nuovo ingrassato, salvo dichiarare alla fine che questa è stata l’ultima volta perché sta rischiando grosso e «la morte lo sta fissando negli occhi», come ha detto in un’intervista ripresa da diverse testate. Differenze di peso a parte, siamo sicuri che reciterà in altri lavori di spessore.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 65%