Il tempo passato, come eravamo allora e gli occhi con cui vediamo adesso certi film degli anni ‘80, sono i fattori che li rendono indimenticabili.
di Paolo Merenda
In questo periodo stiamo leggendo Film pop anni ’80 di Matteo Marino e Simone Stefanini. Prima di farvi sorbire la nostra recensione, abbiamo scelto di parlare di alcuni stracult di quel periodo e del loro riscontro di critica. I film di cui parliamo sono tutti inclusi nel volume.
Tra i fattori che ci rendono queste pellicole indimenticabili c’è la voglia di osare e creare personaggi nuovi e accattivanti. L’archeologo più famoso del cinema Indiana Jones, i Ghostbusters, il pugile italoamericano Rocky Balboa, T800, l’ibrido umano-robot alla base del franchise Terminator, l’extraterrestre più puccioso di tutti, E.T. Mi fermo qui, ma parte di ciò è nato negli anni ‘80.
L’eredità è palese anche nella produzione attuale, in realtà: più passa il tempo meno si ha voglia di osare, tanto da creare dei reboot e dei seguiti di quelle storie che ci hanno fatto sognare. In alcuni casi sono operazioni ben curate, ma purtroppo non sempre, anche se il fine primario, far riscoprire ai giovani alcune pellicole storiche, è sempre raggiunto.
Quindi, andiamo a vedere i migliori 10 secondo la nostra redazione.
Ritorno al futuro
Questa, per molti appassionati, non è una trilogia, ma LA trilogia. Il regista Robert Zemeckis ha fatto tutto bene, con una trama unica lunga tre film, e chiamando volti come Christopher Lloyd e Michael J. Fox (che con lungimiranza fu scelto, a riprese già iniziate, al posto di Eric Stoltz, che pure per diverse settimane aveva girato alcune scene del film, poi cestinate). La teoria dei viaggi nel tempo è impreziosita, e non poco, con salti che causano paradossi, e che “Doc” Emmett Brown deve risolvere per preservare il continuum spaziotemporale fin quando si arrende al fatto che gli eventi possono essere plasmati. Oltre agli addetti ai lavori (il primo capitolo del 1985 ha difatti vinto un Oscar) anche il pubblico ha molto apprezzato, come mostrano le statistiche.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 96%
Rocky IV
Come molti sanno, la saga è partita nel 1976 con il primo Rocky, vincitore di ben tre premi Oscar, e che di fatto non si è ancora conclusa, essendo confluita, dopo Rocky Balboa del 2006, in Creed del 2015, di cui a breve uscirà il terzo capitolo. Il genio di Sylvester Stallone lo ha portato a uno dei manifesti degli anni ‘80, Rocky IV, quello con l’inossidabile avversario russo Ivan Drago (che dice «Ti spiezzo in due»). Lo scontro Russia-America, da sempre rivisitata nel cinema, trovò con Rocky IV uno dei picchi, e la trama è avvincente ogni volta nonostante si sappia che ovviamente alla fine vincerà l’americano. Specifichiamo che è avvincente per il pubblico ma non per la critica: all’epoca, l’uscita del quarto capitolo della saga fu visto come un endorsement smaccato al governo statunitense.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 40%
Ghostbusters
Il primo, datato 1984, è un film conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, inoltre è stato giudicato tra le migliori 100 commedie di tutti i tempi (a un più che dignitoso 28esimo posto). Oltre ciò, si può dire che ha contribuito a cambiare il modo di intendere il cinema. Il sequel del 1989 è all’altezza del primo, un po’ meno la terza pellicola, datata 2016, tanto che è in lavorazione Ghostbusters: Legacy, in uscita nel 2021, che ignorerà quanto successo nel lavoro del 2016, una sorta di damnatio memoriae della trama (il film è molto carino, eh, ma c’entra poco con il filone originale e ha pagato dazio) per non infangare il gruppo di scienziati che si dà alla ricerca di fantasmi che infestano New York.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 97%
La storia infinita
La fantasia di un ragazzino può essere senza limiti, tanto da salvare interi mondi. È quel che accade a Bastian, ragazzino che per sfuggire ad alcuni bulli si ritrova in soffitta a leggere un libro, in cui entrerà per salvare Fantàsia, l’emblema dei luoghi di fantasia messi in pericolo dal Nulla. I colori della fantasia contro il nero nulla sono una lotta tra bene e male “per bambini”, nel senso che è una fiaba dai significati facili da cogliere. E forse è proprio questa la sua forza. Oltre alla morte del cavallo Artax, che tutti ricordiamo col magone.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 80%
Terminator
Il primo capitolo di cinque (e pare che l’ultimo capitolo del 2019, Destino Oscuro, sia stato pensato per avere un ulteriore seguito), datato 1984 per la regia di James Cameron, offre molto di più di un Terminator versione T800, un cyborg, mandato nel passato da un futuro in cui una guerra tra umani e robot è al culmine, con l’obiettivo di uccidere la donna che diventando madre avrebbe dato vita al futuro capo della resistenza. È molto significativa la trama, poi spiegata meglio nel secondo capitolo del 1991, e che dà vita a un loop non banale per l’epoca (e neanche per i giorni nostri, diciamolo). Il film, conservato al National Film Registry, come Ghostbusters, detiene l’invidiabile primato dato dal gradimento degli addetti ai lavori. Infatti…
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 100%
Blade Runner
Anch’esso conservato al National Film Registry, anch’esso con un alto indice di gradimento, anch’esso con una trama complessa e che è piaciuta praticamente a tutti. Blade Runner è un lavorone di regia (non a caso di Ridley Scott), attori (Sean Young, Rutger Hauer e soprattutto il protagonista Harrison Ford, lo stesso volto di Indiana Jones), trama e scelta delle ambientazioni (la pioggia ha lo spessore di un personaggio), mai così futuristiche per l’epoca, il 1982.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 90%
Shining
Abbiamo già parlato di Shining, per l’enorme portata nel mondo del cinema. Come Blade Runner, Ghostbusters, Rocky e Terminator, ha avuto reboot o sequel nei giorni nostri, segno che dopo 40 anni (il film è del 1980), è una storia che è rimasta nel cuore degli appassionati.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 84%
Stand by me
Rimanendo in ambito Stephen King, un gran cast fece parte di questa pellicola del 1986 tratta da un racconto, Il corpo, della raccolta Stagioni diverse. Wil Wheaton, River Phoenix, Corey Feldman, Jerry O’Connell, John Cusack e Kiefer Sutherland, sono tutti parte di un ingranaggio perfetto, su una storia che tratta il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, riportato in modo impeccabile da Rob Reiner sul grande schermo.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 91%
E.T. l’extra-terrestre
Non c’è che dire, quella del 1980 è stata una grande decade per il filone della fantascienza. E tutti i più grandi nomi vi si dedicavano, con risultati, come in questo caso, leggendari. Se Steven Spielberg si mette dietro la macchina da presa anche l’idea balzana di un piccolo extraterrestre, per quanto tenero, che vuol tornare a casa, diventa materia di studio da parte di chiunque, successivamente, vorrà entrare nel mondo del cinema. Dal 1982 a oggi, E.T. l’extra-terrestre rimane una pietra miliare, dall’alto dei suoi 4 premi Oscar e 2 Golden Globe vinti, oltre all’ovvia conservazione nel National Film Registry, col suo 24esimo posto nella classifica di miglior film di tutti i tempi.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 98%
I Goonies
E terminiamo questa carrellata con quello che reputo il manifesto per eccellenza dei film per ragazzi degli anni ‘80. I Goonies, 1985, paga nell’indice di gradimento il fatto di essere amatissimo dal pubblico, ma non altrettanto dalla critica. Non deve quindi fuorviare il numero ben lontano dal 100, piuttosto va visto per poterlo apprezzare. Corey Feldman, un anno prima di Stand by me, dà vita a un altro ruolo che l’avrebbe consegnato alla storia, in una vicenda di pirati e tesori segreti che fa tanto libreria per ragazzi ma che vede la firma, di nuovo, di Steven Spielberg, seppur non come regista (quello è Richard Donner) piuttosto come produttore e autore del soggetto prima che Chris Columbus ci ricavasse la sceneggiatura definitiva, quella rimasta nella storia.
Percentuale di gradimento Rotten Tomatoes: 76%