Mi piaci così è un libro per bambini che spiega ai più piccoli come l’amicizia sia profonda accettazione dell’altro.

Mi sarebbe piaciuto leggere questo libro quando ero piccola io. In compenso, Mi piaci così di Maria Gianola (edizioni Fatatrac), è uno dei libri preferiti di mio figlio per due ragioni: a lui piacciono storie che contemplano una serie di situazioni simili ma non uguali (come nel topos più diffuso delle fiabe) e gli piacciono i libri le cui pagine possono essere “aperte” in maniera non convenzionale. In questo volume, ogni paio di pagine, c’è in pratica una “protesi”, una “porta” che svela una parte importante della storia attraverso pattern e finestrelle.

Si possono avere degli amici anche se si è ricoperti di aculei pungenti? – recita la sinossi sulla quarta di copertina – Seguendo il piccolo protagonista di questa storia alla ricerca di un compagno di giochi, scoprirete una grande verità sull’amicizia.

Di cosa parla Mi piaci così? È la storia di un riccio che cerca un amico con cui giocare. Lo chiede al coniglietto, al maialino, all’oca, alla pecora e infine alla tartaruga. Il coniglietto, il maialino, l’oca e la pecora domandano al riccio se però lui possa coprire i suoi aculei. Solo la tartaruga non ha paura degli aculei del riccio, dimostrando così che l’amicizia è principalmente accettazione di chi è diverso, ma anche “combaciare”. Viene affrontata inoltre la tematica dei cambiamenti: c’è chi, per piacere agli altri, cambia qualcosa di sé e questo è sbagliato perché ognuno è (im)perfetto così com’è.

Sono i caratteri e gli stili di vita che solitamente devono collimare tra amici, tuttavia sia quando si è bambini sia quando si è adulti non è facile, perché entrano in gioco una serie di sovrastrutture della società. La chiosa finale del volume è commovente e recita:

Per piacere agli altri non devi cambiare! Nessuno è sbagliato, ognuno ha un difetto. Chi è un vero amico ti trova perfetto!

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