L’8 novembre 1992 scompariva Ottavio Mario Mai: al suo cinema Streeen dedica una rassegna imperdibile.
A luglio 2013 la testata per cui lavoravo, mi chiese di scrivere un’intervista a un regista su una graphic novel che raccontava la sua storia e quella del suo compagno purtroppo scomparso. La graphic novel era Negli occhi il cinema, nelle mani l’amore e l’intervistato era Giovanni Minerba, co-fondatore con Ottavio Mario Mai del festival del cinema a tematica Lgbt+ di Torino Da Sodoma a Hollywood – il più longevo d’Europa – oggi Lovers.
In questi anni, ho conosciuto molto del cinema di Mai e Minerba (e ho avuto l’opportunità di approfondire molte tematiche con quest’ultimo). Giovanni, la scorsa estate, mi ha prestato un libro: In punta di cuore raccoglie la filmografia di Ottavio, un apparato critico sul suo cinema, suoi racconti e sue poesie. Avevo visto dei loro film (penso di avervi già parlato de Il fico del regime) ma me ne mancano molti. E allora, che fare?
In occasione dei 30 anni della scomparsa di Mai, su Streeen sarà disponibile una rassegna sul suo cinema, che vi consiglio di vedere. Tutto quello che so di Ottavio Mario Mai è in parte la narrazione di Giovanni e in parte quello che ho visto sullo schermo. Adesso io e voi ne potremo sapere un po’ di più. Vi allego parte del comunicato stampa per completezza.
L’8 novembre con il documentario Ottavio Mario Mai (2002) di Alessandro Golinelli e Giovanni Minerba, sull’eclettica figura di Ottavio Mai, Streeen apre un’ampia retrospettiva dedicata a colui che per primo in Italia comprese l’urgenza sociale e politica della rappresentazione delle persone omosessuali, lesbiche, trans nei media. Il documentario, attraverso le testimonianze, fra gli altri, di Ida Di Benedetto, Leo Gulotta, Alberto Barbera, Gianni Vattimo, Angelo Pezzana ci restituisce la sua vita in bilico fra arte, impegno politico e imprenditoriale.
A partire dal 9 novembre in esclusiva su streeen.org saranno disponibili 18 film diretti o prodotti da Ottavio Mai e Giovanni Minerba, che rappresentano un pezzo di storia del cinema italiano, nel loro pionieristico intento di dare visibilità a una comunità ancora in cerca di riconoscimento e diritti. 18 titoli che vanno dal documentario alla fiction tradizionale, dal cortometraggio poetico al film sperimentale, e che parlano direttamente, senza mediazioni, di gay, trans, coppie, famiglie, tradimenti, e di “normalità omosessuale” attraversando tutti i generi, come nessuno aveva mai osato prima in Italia.
Fra i documentari e cortometraggi girati in Puglia spiccano: Il fico del regime una sorta di “biopic” su/con Giò Stajano, poi Inficiati dal male, girato ad Aradeo, un racconto sulla realtà giovanile del paese natale di Minerba, partendo da un’esilarante intervista al prete di Aradeo, e un incontro all’allora realtà nascente di Koreja, e Più vivo di così non sarò mai, ispirato alle poesie di Sandro Penna, girato nelle campagne salentine e Gallipoli.
Fra i titoli in rassegna citiamo Dalla vita di Piero (1982), il primo film in assoluto, Messaggio (1982), Inficiati dal male (1984), Attenzione ai camionisti (1985), Da Sodoma a Hollywood (1989) e, prodotto da Mai e Minerba, Viaggio a Sodoma (1988) del regista sperimentale Tonino de Bernardi.
Ottavio Mario Mai (2002) di Alessandro Golinelli e Giovanni Minerba, sarà disponibile in abbonamento (6,50 mese) o on demand (2,80) a partire dalle 18 di martedì 8 novembre. Tutti i film della retrospettiva saranno on line dal 9 novembre in abbonamento mensile (6,50), in rassegna a € 5,50 (per 15 giorni di visualizzazione) o on demand (2,80) dove specificato. La rassegna sarà visibile al link https://streeen.org/rassegna/il-cinema-di-ottavio-mai/.