In questi anni ci siamo affezionati alla storia d’amore che prende il via da Io che amo solo te: ecco il terzo volume.

Una piccola premessa, prima di parlarvi del nuovo romanzo di Luca Bianchini, uscito ieri per Mondadori: di solito qui io tendo a spoilerare (con avviso), ma stavolta non lo farò. Non lo farò perché il libro è uscito da così poco tempo che mi sentirei davvero cattiva, quasi come chi nel 1995 ti aspettava fuori dal cinema per dirti che Kevin Spacey era Keyser Soze. In secondo luogo, è un libro troppo bello per rovinarvelo in questo modo.

Nelle serie tv, di cui sono appassionata, c’è sempre uno scoglio: la terza stagione. È sempre quella più difficile, che porta a cali di ascolti in conseguenza delle tematiche un po’ mosce. Baci da Polignano è invece un libro che riesce a mantenere il ritmo presente anche nei due precedenti, Io che amo solo te appunto e La cena di Natale (di Io che amo solo te). Non è per niente facile: in questi romanzi c’è un equilibrio sottile tra commedia, romanticismo e situazioni grottesche. E tutto ciò che è grottesco è motivo di un sorriso immediato, di una riflessione, di un abbandonarsi al sentimento da parte del lettore.

La storia prende le mosse all’incirca a cinque anni da quella famosa cena di Natale a Polignano. Chiara ha iniziato a fare la wedding planner, mentre è alle prese, insieme con Damiano, con la crescita della loro figlia (e i suoi infiniti capricci). Nel libro c’è il ritorno della zia Dora, di Orlando e Daniela ma un punto interessante è rappresentato dalla storyline di Nancy, che vuole diventare la più importante influencer polignanese con i suoi 8500 follower (che lei spera diventino diecimila molto presto).

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Naturalmente, il cuore della vicenda è rappresentato dalla storia d’amore tra Ninella e Don Mimì. Lui è stato lasciato da Matilde, che gli ha preferito il tuttofare Pasqualino, il quale, a sua volta, pare si sia trasferito nel “Petruzzelli”, il palazzo degli Scagliusi (così dice la signora Labbate, quindi sarà vero). Ninella ha invece una specie di storia ai suoi inizi, ma cosa ne penserà nel sapere di Mimì finalmente libero? I due torneranno insieme?

È interessante come una storia d’amore tra due ormai anziani personaggi possa appassionarci tanto. Non è solo la fidelizzazione alla vicenda, ma tutto ciò che si dipana da Io che amo solo te ci appassiona perché ci racconta di una relazione contrastata, con tutti i tempi sbagliati. Come nelle serie tv, il fatal flaw di Ninella e Mimì sarebbe mettersi finalmente insieme o separarsi per sempre.

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Volevo raccontarvi una delle ragioni per cui amo molto la scrittura di Bianchini, oltre le sue storie e la sua ironia. Regalo spesso i suoi libri alle mie amiche, ma una volta in particolare, questo dono mi diede molta soddisfazione. Ho un’amica portoghese che però conosce molto bene l’italiano. Per un suo compleanno le regalai proprio Io che amo solo te, che lesse con facilità e al tempo stesso ampliò il suo lessico. Perché è questa la forza linguistica dei libri di Bianchini: si lasciano leggere ma sono ricchissimi lessicalmente. Oltre naturalmente a raccontare storie che ti immergono nei ricordi, ti fanno ridere e sognare.

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