Uno dei personaggi femminili più forti dell’universo di Stephen King, Holly Gibney, alle prese con la sua crescita interiore.

di Paolo Merenda

Come ogni scrittore sa, i migliori personaggi sono quelli che prendono vita da soli, decidono cosa fare e come, prendendo per mano lo scrittore stesso. Stephen King, per sua stessa ammissione, ha subìto la fascinazione di un personaggio che doveva essere di contorno nel romanzo Mr. Mercedes, ma che è già a quota 5 romanzi, con spazio sempre maggiore, e con la possibilità di altre storie su di lei.

Acquista Mr. Mercedes su Amazon

Si tratta di Holly Gibney, una donna il cui ruolo iniziale doveva essere minore e legato a Janey, la cugina che muore in un attentato. Janey a sua volta era legata sentimentalmente a Bill Hodges, il protagonista della trilogia di Mr. Mercedes.

Invece, pagina dopo pagina e romanzo dopo romanzo, è finora comparsa in un ruolo sempre maggiore in ben 5 romanzi. Chi perde paga e Fine Turno sono gli altri due della trilogia, con lei come spalla del detective in pensione Bill Hodges, poi The Outsider, dove potrebbe essere definita co-protagonista con il detective Ralph Anderson, e infine Se scorre il sangue, prima uscita da protagonista unica.

Acquista Chi perde paga su Amazon

Acquista Fine turno su Amazon

Acquista The Outsider su Amazon

Acquista Se scorre il sangue su Amazon

Una precisazione per gli amanti di Stephen King che si trovano su queste pagine: lo so che Se scorre il sangue è una raccolta di 4 racconti, ma quello che dà il titolo, con Gibney al centro delle scene, è più lungo del romanzo L’ultimo cavaliere, il primo della saga della Torre Nera, quindi con buona pace delle catalogazioni lo considero un romanzo a sua volta.

Tra l’altro, pensando proprio alla Torre Nera sorge una domanda: Gibney è più importante di Roland di Gilead, il pistolero della saga di King? No, o meglio, non ancora, ma ha tutte le potenzialità per superarlo.

Stephen King non è nuovo a personaggi femminili forti, fin dal suo esordio, Carrie (che ha molte similitudini con Holly Gibney), passando da Rose Madder e Dolores Claiborne, giusto per citarne un paio. Ma quello che colpisce di Gibney è il punto in cui è arrivata. Come detto, ha punti in comune con Carrie White, ovvero una madre che ne domina la vita. Ma Gibney, più adulta dell’adolescente Carrie, ha anche qualche lieve problema psicologico e forti problemi di socializzazione, tanto da rifugiarsi nella visione dei film, quasi l’unica realtà per lei, e nel fumare sigarette.

Annunci

L’incontro con Bill Hodges la cambia e le fa capire, con tutta la calma del mondo che si prende Stephen King grazie a libri, in media, di 500 pagine l’uno, quanto in realtà vale. Alla morte di Bill Hodges e alla fine della trilogia, la sua sorte sembrava segnata, e invece torna con The Outsider, in un clima praticamente horror. Se la cava comunque: ormai è una donna forte che non fuma più (è un limite da non toccare, per lei, quello del fumo) e che prende il Lexapro per i problemi da tenere a bada, a cui si aggiungono ovviamente le visioni dell’essere demoniaco, l’Outsider, un mutaforma che si nutre del dolore altrui, causando morte e sofferenza.

Nel libro Se scorre il sangue fa un ulteriore passo avanti, ormai riesce a tenere la scena da sola, tutte le sue paure di quando è entrata nel mondo dei lettori di King sono svanite. Anzi, affronta di proposito un secondo Outsider da sola, per non mettere in pericolo i suoi amici Jerome e Barbara, altri due residui, ma molto vitali e potenti, della trilogia di Mr. Mercedes. La scelta di fare tutto da sola è un segno di come sia maturata, tanto che a volte, tra le pagine, ripensa al punto da dove è partita e si stupisce di dove è ora, ma neanche troppo.

Tornerà? Prendo in prestito alcuni brani dei romanzi e altre parole di Stephen King per provare a dare una risposta. Nel primo, Mr. Mercedes, dice a Bill Hodges, che sta per accettare un nuovo lavoro: «Sarei felice di aiutarti. Con il computer, intendo. Non ho voglia di mettermi a caccia di nessuno. Una volta mi è bastata». Difatti è stata proprio lei a mettere fuori combattimento Brady Hartsfield, e a una Gibney ancora presa dalla madre e dai suoi problemi è bastato. Ma poi, alla fine di Se scorre il sangue, ragiona sui due Outsider, perché non pensava ce ne potesse essere più di uno: «Il numero uno ha qualcosa di unico. Ma quando il numero è due, invece, potrebbe essere l’inizio di una serie». Quindi, sì, nei piani di Stephen King qualcosa c’è. Ma l’autore del Maine se la prende comoda, aspetta l’idea giusta, e ha comunque 73 anni. Quante altre volte andrà a farle visita, tra i mille progetti che segue? Di sicuro sappiamo cosa pensa di lei, dalla postfazione di Se scorre il sangue:

«Io amo Holly. Doveva essere un personaggio secondario di Mr. Mercedes, niente più di una comparsa un po’ stravagante. Invece mi ha conquistato (e c’è mancato poco che conquistasse anche il libro).»

Davvero non si può non amarla Holly Gibner, i cambiamenti e le esperienze attraverso cui è passata la rendono uno dei personaggi meglio caratterizzati da Stephen King.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: