Nato dal genio creativo di Wes Craven, è il primo di una serie di quattro film e di un telefilm arrivato per ora alla terza stagione.

di Paolo Merenda

Può un uomo avere due idee geniali nella sua vita, o al contrario ne può avere solo una? Senza scomodare Michelangelo Buonarroti, ne può avere (almeno) due. La dimostrazione recente nel cinema è Wes Craven, creatore del mostro forse più famoso nel cinema horror, Freddy Krueger, ma anche di Ghostface, il cattivo per eccellenza di Scream.

Se di Nightmare, saga composta da ben 9 film, di cui gli ultimi due sono usciti dal filone principale dell’assassino con il guanto di lame, Wes Craven ha girato il primo e il settimo (l’ideale conclusione per come aveva pensato il viaggio), per Scream si è messo dietro la macchina da presa in tutte e quattro le pellicole. Solo per la serie televisiva ha mollato, in un certo senso la presa.

Ne è nato un personaggio, Ghostface appunto, ben caratterizzato e che, scena dopo scena e film dopo film, si mantiene fedele a se stesso. A partire dal primo lavoro, del 1996 (due anni dopo il finale di Nightmare): una delle cose migliori a mio avviso è aver dato due diverse identità all’assassino, per confondere le acque e dire tra le righe allo spettatore che nulla è come sembra, a partire dal più basilare canovaccio tipico dei film horror, dal «dividiamoci» in cui poi muore qualcuno, a «cos’era quel rumore?» in cui la prima volta non è nessuno, la seconda è il mostro.

Ho già fatto lo stesso discorso per Final Destination, e lo ripeto qui: ottima la scelta di una giovane età media tra gli attori, è giustificata e ben portata avanti, non ci sono forzature. Tra essi ci sono Neve Campbell – che è stata una vera e propria incarnazione degli anni ’90 – ma anche Rose McGowan, Skeet Ulrich e Matthew Lillard, oltre a Drew Barrymore che, come tutti sanno, muore nella prima scena. Tra l’altro, avere degli attori giovani ha permesso di rivolgersi a un pubblico più giovane e variare sul tema, inserendo battute e vene ironiche non solo nelle parti leggere. Insomma, Wes Craven ha migliorato l’ironia di Freddy Krueger portandola ai massimi livelli. Il risultato finale è un film (e una saga) che ha una sua identità forte e definita. Da vedere.

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Tra i protagonisti di Scream, troviamo Courteney Cox, già iconica come Monica Geller nel telefilm Friends, altro lavoro che ha fatto la storia, e David Arquette: i due proprio grazie a questo film si conobbero iniziando una storia d’amore durata quasi 20 anni e da cui è nata una figlia. Arquette è stato inoltre guest star in Friends, interpretando uno stalker che insegue Ursula, ma finisce per pedinare la gemella Phoebe.

David Arquette, che oggi compie 49 anni essendo nato l’8 settembre 1971, merita un focus particolare, non tanto sul suo lavoro come attore. Nel 2000, durante la lavorazione del film Pronti alla rissa, nel cui cast figuravano diversi atleti della defunta federazione World Championship Wrestling, si fece notare per le doti atletiche. Lo stesso anno, infatti, vinse addirittura il titolo mondiale della Wcw, l’unica federazione che ha fatto tremare il monopolio americano della Wwe. Dopo di lui molti attori hanno vinto titoli nel wrestling, ma lui, il primo, fu autore di prestazioni che giustificarono la cintura di campione massimo. Grande risultato per questa eclettica personalità, che si può rivedere in Macaulay Culkin, anche lui bravo attore e con qualche apparizione di tutto rispetto nel mondo del wrestling, di cui è un grande fan.

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