Dagli esordi al periodico Panorama, fino alla sua collaborazione con Virgin Radio a Rock & Talk, le parole di Antonello Piroso lasciano il segno.
di Paolo Merenda
Virgin Radio, una delle radio più seguite in Italia da chi ha l’anima rock e non vuole ascoltare l’ultimo singolo del cantante pop o il tormentone estivo, nella sua programmazione ospita da tre anni Antonello Piroso, il Cavaliere Nero, che allieta le mattine dal lunedì al venerdì di chi per un motivo o un altro ascolta la radio tra le 8.15 e le 8.45. Cinque interventi, inframezzati da quattro canzoni, e nessuno stacco pubblicitario all’interno: questo è il format, in cui Piroso parla un po’ di tutto, battendosi contro ciò che è il politicamente corretto.
Tra uno sfottò a Daniela Santanchè e un affondo a Matteo Salvini o ai 5 Stelle, non manca di portare alla luce episodi di cronaca meno pubblicizzati ma altrettanto importanti, lanciarsi contro episodi di razzismo, bullismo, violenza sulle donne o altri temi sociali di indubbia rilevanza, o ricordare in modo toccante la vita delle personalità che ci hanno lasciati. È successo, solo a novembre, purtroppo sia per Gigi Proietti (a cui deve il soprannome) che per Diego Armando Maradona, ed è lì a mio avviso che si nota l’umanità di un giornalista che ha fatto del suo mestiere un modo di vivere.
Ma da dove viene, chi è il Cavaliere nero che la mattina divide il microfono con i presentatori radiofonici Dr. Feelgood e Mr. Cotto a Rock & Talk?
Nato il 7 dicembre del 1960, nel 1990, dopo molta gavetta, viene assunto dal periodico Panorama, dove ci resta fino al 1998, per poi proseguire la carriera come freelance, non lesinando la conduzione di alcuni programmi televisivi, fino ad approdare a La7 nel 2002. Ed è qui che, dopo essere diventato direttore del TgLa7 nel 2006, infrange un record che tutt’ora detiene. In uno strano incrocio, il direttore del telegiornale a cui lascerà il posto, non senza qualche frecciatina all’emittente televisiva, nel 2010, è Enrico Mentana. Dov’è la particolarità?
Tutti ricordano le maratone televisive di Enrico Mentana, tra cui quella di 22 ore tra il 26 e il 27 maggio 2019, in occasione delle elezioni europee. Ebbene, il primo storico direttore del Tg5, in quella maratona, lasciò spazio a una collega, Myrta Merlino, per due ore e mezza. Invece, nel 2008, per le elezioni politiche, tra il 14 e il 15 aprile, l’allora direttore Piroso fece la sua diretta, di 18 ore, ma senza fermarsi se non durante le pubblicità. Di fatto, il record italiano di maratona televisiva ininterrotta appartiene a lui.
Il consiglio è di seguirlo, sia al mattino su Virgin Radio che nei suoi articoli, per conoscere un punto di vista sul mondo che tutto è fuorché banale.