Dante Alighieri viene citato, a ragione o a sproposito in film e telefilm, ma si tratta per lo più della Divina Commedia, anzi proprio dell’Inferno.

La Commedia di Dante Alighieri è un’opera senza pari nella letteratura mondiale. Soffre però a causa di un nostro approccio superficiale. Dante dovrebbe essere letto e studiato per intero a scuola, dovrebbe essere compito degli insegnanti far capire come non solo il bardo fiorentino abbia dato vita alla nostra lingua ma anche a come abbia contribuito a creare una quantità di registri che si adattano a tutte le situazioni. E di quanto la sua opera sia favolosa e non passi mai di moda. Ma d’altro canto, altrove Dante, proprio come in Italia, viene studiato come si deve solo ad alti livelli accademici.

C’è però una parte dell’opera di Dante che è spiccatamente pop: si tratta della Divina Commedia, o meglio dell’Inferno. Naturalmente, quando lo nominiamo, ci viene subito in mente il romanzo di Dan Brown dell’omonima serie di Robert Langdon, dal quale Ron Howard ha tratto un film – il suo terzo della serie – interpretato da Tom Hanks.

Per i cultori de Le terrificanti avventure di Sabrina, l’Inferno dantesco viene citato come chiave per comprendere l’accesso agli inferi – e viene abbinato a una delle mie opere figurative più evocative di sempre, il Trittico delle Delizie di Hieronymous Bosch. Ancor prima però, in Mad Men, su una spiaggia delle Hawaii, Don Draper è intento a leggere l’Inferno, prestatogli dalla sua amante italiana – d’altra parte chi non ha mai pensato di leggere Dante in spiaggia?

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Il legame di Dante con un film o una serie tv che amo particolarmente è però in How I Met Your Mother. C’è una puntata in cui Ted Mosby e i suoi amici riescono ad accedere una festa in cui c’è il fior fiore dell’alta società newyorkese. Durante questa festa, Ted viene abbandonato dagli amici che si recano a vedere Robot vs Wrestler, e si mette a recitare l’Inferno di Dante, stupendosi che non ci sia nessuno a interromperlo con una pernacchia.

Tutto sommato, credo che sia positivo che nella pop culture vi sia l’inserimento di argomenti che tradizionalmente non le appartengono. Ma il solo fatto che siano citati dalla pop culture li fa diventare pop a loro volta? Probabilmente sì. Sicuramente sì. Senza dimenticare che Dante è stato a suo modo un idolo del suo tempo, se non proprio pop, almeno rock.

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